Lo scorso 2 febbraio si è tenuto il quinto appuntamento di “Agorà”, la rassegna letteraria ideata e promossa dall’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanna de Nobili” di Catanzaro, a cura dei docenti Roberto Chiarella e Franco Migliaccio.
Grazie al contributo dell’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione il prestigioso Auditorium “Aldo Casalinuovo”, gli studenti delle quarte e quinte classi dell’istituto hanno incontrato lo scrittore Mimmo Gangemi, autore del romanzo “L’atomo inquieto”, edito alla fine del 2022 per i tipi di Solferino. Il romanzo propone un’originale ricostruzione della vicenda biografica di Ettore Maiorana, lo scienziato di origine siciliana che, giovanissimo, ha fatto parte della squadra di ricercatori coordinati da Enrico Fermi nella sperimentazione di innovative ricerche di fisica nucleare.
Gli studenti del Liceo Artistico, con il supporto dei docenti Giorgia Gargano e Ivan Sinopoli, hanno dialogato con Gangemi contestualizzando la complessa esistenza del protagonista entro le contraddizioni del primo dopoguerra ed enucleando le possibili motivazioni alla base dell’improvvisa e ancora inspiegabile “uscita di scena” di Ettore Maiorana, avvenuta misteriosamente nella primavera del 1938. Un evento, questo, che ha ispirato anche Leonardo Sciascia (autore del saggio del 1975: “La scomparsa di Maiorana”) e il regista catanzarese Gianni Amelio, che nel 1988 ha girato il film “I ragazzi di via Panisperna”.
I parallelismi e le differenze tra le diverse versioni della storia sono stati indagati nel corso di un vivace dibattito nel quale Gangemi si è intrattenuto con gli studenti, che hanno rilevato anche l’attualità dei problemi generali sollevati da “L’atomo inquieto”: l’uso che il potere politico fa della scienza, l’etica dello scienziato, il rapporto tra innovazione e morale, la fuga da sé e dal mondo, il ruolo dell’intellettuale nella società.Ancora grande soddisfazione da parte del Dirigente Angelo Gagliardi che, in apertura del suo discorso, nel ringraziare i docenti che hanno fermamente creduto in Agorà e che con proficuo impegno ne hanno permesso la realizzazione, ha inteso ancora una volta sottolineare la valenza del progetto che giunge ormai alla sue seconda edizione, evidenziando come” I giovani hanno bisogno di stimoli per conoscere e apprendere, non possono amare ciò che non conoscono “ ed è per questo- ha detto il Dirigente- che la scuola deve favorire la conoscenza della nostra terra attraverso la lettura di autori che la amano e che ne esaltano le sue bellezze”.
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