L’ex consigliere comunale di Catanzaro, Antonio Gigliotti, soffia sul collo degli attuali amministratori per un intervento immediato e radicale su uno spinoso problema cittadino: il futuro dell’ex Ipab della Stella. Un patrimonio che – secondo la tesi di Gigliotti- potrebbe finire in mano a privati. Si configurerebbe un vero vulnus se dovesse perdurare un atteggiamento agnostico dell’Amministrazione cittadina. Sostiene Gigliotti in una nota inviata al presidente del Consiglio Comunale, Bosco:
“C’è il concreto rischio che la mancanza di volontà politica dell’Amministrazione favorisca gli interessi dei privati che detengono in maniera quanto meno dubbia strutture e terreni demaniali che dovrebbero invece fare parte del patrimonio pubblico della città. Ed ancora: “Occorre fare piena luce su questa strana e misteriosa vicenda che potrebbe risolversi in un enorme danno patrimoniale per il Comune e per la collettività che ha tutto il diritto di utilizzare per fini sociali i beni dell’ex Ipab Stella.”
E ci sarebbe ancora di più fra i nodi di questa vicenda: “Nel frattempo – scrive Gigliotti a Bosco -si è aggiunto un altro contenzioso con la Fondazione Stella che sostiene di essere proprietaria in comunione pro indiviso e per quote uguali con il Comune di Catanzaro di alcuni immobili (appezzamento di terreno in località S.Maria, appezzamento di terreno in località Alli con soprastante fabbricato rurale e di un altro appezzamento di terreno in località Alli )”.
Ed ancora nella sua circostanziata nota l’ex consigliere comunale Gigliotti puntualizza che “Nel frattempo si è aggiunto un altro contenzioso con la Fondazione Stella che sostiene di essere proprietaria in comunione pro indiviso e per quote uguali con il Comune di Catanzaro di alcuni immobili (appezzamento di terreno in località S.Maria, appezzamento di terreno in località Alli con soprastante fabbricato rurale e di un altro appezzamento di terreno in località Alli ).Dopo il tentativo di mediazione, tramite la camera di commercio di Catanzaro, conclusasi senza nessun accordo tra le parti, la fondazione Stella il 31 maggio 2021 ha notificato al comune l’atto di citazione dinanzi al tribunale di Catanzaro per l’udienza dell’ottobre 2021, rinviata ed aggiornata all’aprile 2023. Sarà messa una parola fine all’intera vicenda" si chiede Gigliotti:
“A sollevare la questione, voglio ricordarlo, fu una interrogazione al Ministro dell’interno, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del 27/01/2016 con cui l’On. Alfredo D’Attorre chiedeva di promuovere la costituzione di una commissione ministeriale “per fare piena luce sull’Istituto originariamente denominato “ Conservatorio della Verginelle “,ente morale fondato nel 1822 con regio decreto di Re Ferdinando 1°, anche direttamente sentendo la Guardia di Finanza di Catanzaro che detiene ogni documentazione storica sulla demanialità dell’Istituto assistenziale Stella con sede in Catanzaro, nonché in ordine ai suoi beni dotali, ingentissimi, con modalità ad avviso dell’interrogante dubbie ascritti, di fatto alla sfera del privato.”
Nell’interrogazione si evidenziavano le irregolarità riscontrate nell’ex Ipab Istituto Stella, negli ultimi anni, “così gravi e ripetute da costituire una delle pagine più oscure e degradanti della storia di Catanzaro”.
"Non si comprende il ruolo dell’Amministrazione Comunale che non è riuscita nel corso degli anni a recuperare l’ingente patrimonio dell’ex Ipab Stella, ignorando anche il parere legale con cui si suggeriva di riacquisire l’ex monastero emettendo, in via di autotutela ex art. 823 c.c., un’ordinanza di rilascio quale strumento autoritario alternativo rispetto i mezzi ordinari a difesa della proprietà e del possesso previsti dalla disciplina codicistica. Non si è nemmeno voluto istituire un tavolo con la Provincia e l’Avvocatura dello Stato per definire la questione, come proposto dai legali".
"In definitiva, è una storia di colpevole inerzia, di sottili connivenze, di ritardi e di sottovalutazioni che potrebbero fare perdere alla Città beni di straordinario valore. Se c’è ancora uno spiraglio – e io ritengo ci sia – per difendere gli interessi pubblici, il Presidente convochi il consiglio comunale con una sessione straordinaria, il massimo consesso aveva trattato e deliberato “ sulla vertenza Stella “ nel settembre 1996, per fare piena luce sui fatti esposti, per individuare il percorso ottimale, per riacquisire l’ex Monastero al patrimonio pubblico e mettere la parola fine a questa controversia vicenda”.
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