Lo scorso lunedì 22 novembre, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale degli alberi, anche i piccoli allievi della scuola primaria e scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Casalinuovo Sud, Plesso Corvo, sono stati coinvolti in una manifestazione dedicata non solo alla valorizzazione del maestoso gelso che domina il giardino della scuola, ma anche al recupero dell’immenso patrimonio storico che questa pianta porta con sé come parte fondamentale della filiera della seta. In questo senso, è stata molto utile la collaborazione dell’associazione CulturAttiva che, nella persona del suo presidente, Angela Rubino, ha delineato in maniera semplice ma efficace, il laborioso processo che collega il gelso al filo di seta.
La Giornata mondiale degli alberi viene celebrata ogni anno per far comprendere il grande valore delle foreste e dei boschi ed incentivare politiche volte a proteggerli dagli effetti nocivi dell’inquinamento. Il corpo insegnanti del Plesso Corvo, coordinati dall’insegnante Elisabetta Stefanelli, responsabile di plesso, ha voluto riallacciarsi a queste finalità, senza tralasciare l’importanza del recupero della storia locale che è alla base della formazione di futuri cittadini più consapevoli.
Per questo motivo si è voluto evidenziare il legame tra la pianta di gelso e la nobile arte della seta, un’attività profondamente radicata nell’identità del territorio calabrese e che è fiorita in modo particolarmente efficace nella città di Catanzaro. Tra il XIII e il XVIII secolo infatti i tessuti di seta prodotti nell’attuale capoluogo calabrese, varcarono i confini d’Italia ed erano tra le merci più richieste nelle fiere e nei mercati del vecchio continente.
Angela Rubino, tra l’altro, autrice del volume “La seta a Catanzaro e Lione” (Rubbettino, 2007), oltre ad illustrare la filiera della seta, dalla gelsi bachicoltura alla tessitura, ha evidenziato come nella città di Catanzaro esistano ancora oggi tracce indelebili di questo glorioso passato ad esempio nella toponomastica di alcuni antichi quartieri e nella loro stessa storia e nelle chiese cittadine, custodi insieme al Museo Diocesano, di preziosissimi paramenti sacri in seta, frutto della grande perizia delle maestranze locali.
Dopo la breve lezione teorica, la manifestazione è entrata nel vivo, proseguendo nel giardino della scuola. Qui, oltre a vedere dal vivo i bozzoli e le matasse di seta, i bambini hanno recitato canti e poesie, anche in vernacolo, sotto la maestosa chioma del loro gelso, sfoltita da un tiepido autunno.
Manifestazioni come questa sono sempre importanti, ma assumono sicuramente maggiore rilievo in un istituto come il Plesso Corvo che, ubicato nel quartiere omonimo, comprende tre classi della scuola primaria e una sezione della scuola dell’infanzia ed è, purtroppo, considerata una scuola a rischio a causa dei problemi che affliggono la periferia sud della città di Catanzaro.
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