Catanzaro, Giovanni Carta con lo spettacolo "A Testa Sutta" incanta ancora il Politeama

Catanzaro, altro successo per il Teatro Politeama con ospite sul palco Giovanni Carta, con lo spettacolo "ATesta Sutta". Un altro martedì all’insegna di PRO.S.A. Professionisti Spettacolo Associati, con un’opera che l'attore descrive come: suo figlio, considerando sia l'affetto dello stesso nell'interpretazione, sia l'appartenenza alle sue origini siciliane, in quantol'intero spettacolo viene recitato nella sua lingua natia.

Uno spettacolo che va a sottolineare la crudezza del mondo che non lascia spazio alle diversità che esistono nelle persone, spesso escludendole e rendendole motivo della loro stessa commiserazione. Infatti la storia raccontata da Giovanni è il racconto  "d'U biunnu", un ragazzo di Palermo con delle diversità che potrebbero definirsi ritardi, ma che delinea perfettamente la spensieratezza d'animo di un ragazzo che, crescendo in periferia, nonostante venga vessato dai suoi coetanei, si rifugia nella sua personale realtà, mettendosi proprio a testa in giù nella sua stanzetta, così da nascondersi nel suo mondo felice. Al suo fianco però sempre presente suo cugino, che, con un amore incondizionato, lo protegge dalla insidie delle menti ristrette.

Trapela la bravura incommensurabile dell'artista e la padronanza del palco, che rende i vari monologhi e i cambi repentini di personaggi delle vere e proprie emozioni nella quale immergersi. La storia intrisa di sorrisi fatti a denti stretti perchè, se da un lato la performance studiata e ben creata ci lascia immedesimare nel punto di vista del biondo, dall'altra ci lascia quasi increduli per il timore e amorevole protezione di sua madre e suo cugino, quell'immenso amore che poi porta ad una secca disgrazia, che, come la vita ci insegna ogni giorno, senza profondamente nella perdita, tale da potare la spensieratezza del protagonista a togliersi la vita.

Tanta la stima che Giovanni dichiara per il nostro palcoscenico già conosciuto in passato, che riesce a ricompensare l'artista dandogli la familiarità che serve, oltre la sua personale ed acclamata competenza e esperienza che, ammaliando la platea, viene salutato con ben più di due minuti di applausi.

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