"Non ho potuto abbracciare mia nonna da marzo, e poi è morta". La nipote Giusy non si dà pace per la solitaria fine a cui è andata incontro da poco la nonna dopo essere risultata positiva al Covid-19. Vuole "vederci chiaro", annunciando che del fatto sono state informate le autorità competenti. "Mia nonna stava in una fondazione in località Giovino, a Catanzaro Lido, e noi parenti non la vedevamo da marzo per via del Covid 19", racconta. "Questa estate l'abbiamo potuta solo vedere da fuori la struttura senza mai poterci avvicinare. Purtroppo però il Covid è riuscito ad entrare in questa struttura". Giusy precisa che sua nonna non era affetta da particolari patologie ma che era stata ricoverata a seguito di una caduta, sperando che un giorno sarebbe guarita. E invece poi è arrivato il Covid. "Noi ci siamo rivolti alle autorità competenti perché ci vogliamo vedere chiaro su determinate cose. Il dubbio è: come ha fatto il Covid ad entrare nella struttura se non vi accedeva nessuno di esterno?". "Morire così - prosegue-, messa in un sacco e senza funerali. Morire in solitudine è la cosa più brutta, non l'abbiamo neanche potuta salutare. Speriamo solo di vederci chiaro per mia nonna e tanti altri nonnini che non ci sono più", conclude Giusy.
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