Non uno ma più branchi di cinghiali hanno preso la “residenza” nella nostra Città. Quelli “domiciliati” nelle incolte e inquinate boscaglie dalle parti di via Sinopoli, via Teti e dintorni, sin dalle prime ombre al calar della sera, arrivano indisturbati. Sembra che –forse secondo le loro regole animalesche- si siano diviso il “territorio” in questione. Ieri l’assalto su via Sinopoli.
Questa sera lo spettacolo –per nulla piacevole - per accaparrarsi quanto più immondizia è possibile fra i rifiuti si è ripetuto su via Teti. I componenti il branco si impossessano del territorio, rovesciano bidoni, cassonetti, contenitori vari colmi di spazzatura. Indisturbati. Durante la permanenza sulle strade non destano soltanto curiosità. Fanno paura. I residenti già relegati nelle loro abitazioni dalla psicosi da covid ora si devono anche guardare anche alla psicosi da cinghiali. E nelle lotte fra i componenti il branco, a cornate danneggiano anche auto in sosta. Perché si son trasferiti dunque nelle zone di Pontepiccolo? Facile dirlo: trovano il loro habitat ideale fra le sporcizie che si accumulano nelle aree a boscaglia. Sarebbe ora che il Comune muova dei passi intimando a chi spetta farlo, l’immediata decespugliazione dove i cinghiali, belli grassi e pasciuti, si sono sistemati.
Anche riproducendosi (sono stati notati anche cinghiali femmine e gravide). Un rischio costante sia per chi abita nelle zone, sia per chi transita causalmente. Va anche rilevato, comunque, che concorre a creare sporcizia e ricettacoli di rifiuti (specie nella boscaglia a lato della salitina che dalla arteria principale (Via Pio X) porta su Via Teti, via Sinopoli e viceversa l’inciviltà di cittadini non residenti in loco che posteggiano le rispettive auto e buttano nella scarpata di tutto e di più. Ci vuole una stretta altrimenti si dovrà convivere con i “simpatici” ma aggressivi cinghiali. (e.c)
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