Catanzaro, i presagi di Talerico: "Ospedale e Facoltà di Medicina a rischio"

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Antonello Talerico, consigliere comunale Catanzaro
  16 settembre 2022 14:05

"La bozza del protocollo d'intesa per avviare il tanto proclamato processo d’integrazione tra l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” ed il Policlinico Universitario è in dirittura di arrivo, ma nessuno a Catanzaro (neanche l'Ente Comunale) ha ancora contezza dei criteri e del metodo individuato per attuare tale processo di integrazione. Pare però che il capoluogo di Regione possa rischiare seriamente di perdere l'Ospedale in Città che potrebbe essere trasferito, anche fisicamente, a Germaneto. Al tavolo tecnico non è stato invitato a partecipare il Sindaco di Catanzaro (nè Abramo, nè oggi Fiorita), nonostante le evidenti ricadute sanitarie (le sorti dei malati e degli operatori sanitari), economiche (imprese) e sociali (cittadini) che potrebbe avere sulla Città il processo di integrazione".   

Lo scrive in una nota stampa Antonello Talerico, Consigliere Comunale Catanzaro.

"Tutti i criteri del processo di integrazione sono stati "delegati" sostanzialmente (a prescindere da qualche rappresentante di facciata) ad una parte, ovvero al Rettore e ad alcuni Professori che da anni decidono le sorti e la stessa esistenza dell'Università.

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Del resto è la stessa Università di Catanzaro che ha sottoscritto, tempo addietro, una convenzione con l'Università di Cosenza (Unical) così avviando quel percorso ch eprima ha legittimato l'attivazione di alcuni corsi di medicina a Cosenza ed oggi apre le porte alla nuova Facoltà di Medicina di Cosenza. 

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Tale ipotesi (oggi molto probabile) metterebbe seriamente a rischio la stessa permanenza della Facoltà di Medicina di Catanzaro (tra qualche anno) e delle Scuole di Specializzazione, in quanto una Regione come la nostra non può certamente "sostenere" e permettersi la coesistenza di due Facoltà di Medicina, che oggi dopo le dichiarazioni del Presidente Occhiuto sembra poramai un epilogo scontato .

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Difatti, il Presidente Occhiuto ha espressamente detto che "la nostra è una Regione che ha una sola Facoltà di Medicina. È stata sottoscritta una convenzione tra Università di Catanzaro e l'Unical per istituire nuovi corsi di medicina anche su Cosenza. Non farei una guerra di campanile. Una Università deve avere una dimensione tale da poter soddisfare le esigenze del sistema universitario e sanitario. Altre Regioni hanno più Facoltà di Medicina. L'Università di Catanzaro va potenziata e non indebolita, ma se ci sono altre esperienze in Regione dobbiamo valutare l'opportunità di dare corso a queste altre iniziative".

In sostanza le parole del Presidente Occhiuto sono chiare, anzi chiarissime: Cosenza avrà la sua Facoltà di Medicina e Catanzaro certamente da questa "opportunità" non solo non verrà potenziata, ma verrà certamente indebolita per poi essere fisiologicamente smantellata, anche perchè noi non siamo il Veneto (che può permettersi otto Facoltà di Medicina, come detto dal Presidente Occhiuto) e le dinamiche geografiche e politiche favorirebbero in questa "sfida" la Città di Cosenza, che oramai da anni domina le dinamiche politiche regionali.  

La storia si ripete, Mancini e Misasi riuscirono addirittura a far passare un'Autostrada (la Salerno-Reggio Calabria) dalla montagna (e non dalle coste come normalmente avviene in tutta Italia) per attraversare la Città di Cosenza (ed a breve anche l'alta velocità della nuova linea ferroviaria). In questo quadro si inserisce anche la sede regionale della Rai a Cosenza. ed anche, oggi, il paventato trasferimento della sede regionale(compartimentale) dell'Anas sempre da Catanzaro a Cosenza. 

In questo quadro drammatico per Catanzaro, sono certo che non si faranno attendere le repliche rassicuranti e la concretezza del nostro Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso e della senatrice Wanda Ferro, i quali hanno sicuramente la forza politica e la volontà di difendere, non per questioni di campanile, il saccheggio a danno della Città di Catanzaro avviato già da tempo nel silenzio della politica locale e regionale, diversamente i passaggi successivi prepareranno un'altra idea: Cosenza capoluogo di Regione.

Mi piacerebbe, poi, sapere quale sia la posizione del Rettore dell'Università di Catanzaro, rispetto al rischio della seconda Facoltà di Medicina a Cosenza. 

Ma sono sicuro che non avremo risposta alcuna. 

In questa Terra disgraziata fa indignare di più la semplice battuta di aggiungere (e non di sostituire) il nome del capoluogo di Regione ad un aeroporto che non la concentrazione concreta di Uffici, Università, Strade, Alta velocità, etc., in un'unica città, escludendo gli altri centri, anche se capoluogo di Regione!

Il Consiglio Comunale di Catanzaro verrà convocato in seduta straordinaria, invitando tutti gli artefici ed i protagonisti della politica e della Sanità, che dovranno di qui a breve decidere le sorti della nostra Città, poichè come al solito alcuno ha ritenuto di confrontarsi con chi quelle scelte dovrà subirle".

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