"E' evidente che per la consigliera Sestito il candidato a sindaco Casalinuovo praticamente non avrebbe diritto di parola. Nella sua foga censoria dimostra soltanto di non voler comprendere le questioni molto lineari da lui poste, insistendo in una sterile propaganda di piccolo cabotaggio. I "fantasmagorici assessorati strutturati nei quartieri della città"(?!) che Casalinuovo avrebbe proposto, esistono soltanto nella sua visione volutamente distorta e strumentale delle cose. In verità, si è proposto che vi possano essere, nella futura amministrazione, deleghe assessorili specifiche che possano riguardare anche i singoli quartieri (Lido soprattutto) - ovviamente accanto a deleghe di altra natura - onde creare maggior raccordo tra amministrazione e quartieri stessi e, dunque, una più efficace e pronta azione amministrativa". Si legge in una nota del Comitato elettorale a sostegno di Aldo Casalinuovo.
"Non è d'accordo la consigliera Sestito? Nulla di male, - prosegue - la democrazia è bella anche per questo, ma non faccia la caricatura di proposte invece estremamente serie. Quanto alla questione relativa agli episodi delittuosi dei giorni scorsi, si rimane davvero sconcertati dalla pochezza argomentativa della consigliera Sestito. Il candidato si vorrebbe addirittura sostituire, secondo lei, ai vertici del Viminale soltanto perché ha evidenziato la gravità di quanto accaduto nei giorni scorsi in città e la necessità che si possano intensificare i controlli di polizia. Non si sa davvero cosa ribattere di fronte ad una simile, paradossale considerazione. Così come non si comprende cosa c'entrino le questioni sindacali relative alle forze dell'ordine rispetto agli episodi delittuosi dell'altro giorno".
"Le forze di polizia, pur nelle difficoltà di organico, svolgono con dedizione e professionalità i loro compiti istituzionali, prova ne sia l'individuazione nell'arco di pochi giorni dei responsabili della distruzione della targa commemorativa del delitto Malacaria. E sicuramente sono in grado di rispondere adeguatamente alle legittime esigenze di sicurezza dei cittadini che segnalano, in questo periodo, situazioni di danno e di pericolo che non hanno, evidentemente, bisogno di commenti. Evocare commissioni e interlocuzioni sindacali mentre il grimaldello del ladro forza la serratura di un negozio è un modo davvero singolare di affrontare un problema molto serio. Se questa è la risposta di chi amministra oggi si capisce perché Catanzaro vive uno dei momenti più bui della sua storia".
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