"Fra pochi giorni saranno 14 anni da quando la stazione ferroviaria di Catanzaro Sala è stata vergognosamente dismessa. Da allora niente è cambiato, nessuna iniziativa politica è stata intrapresa per ovviare al danno che la città ha subito, né da parte dei politici locali e neppure da parte dei nostri rappresentanti a livello nazionale. Oggi più che mai diventa pressante la necessità, non solo per Catanzaro e il suo hinterland ma per tutta l’area centrale della Calabria, disporre di un'infrastruttura ferroviaria moderna, efficiente e al passo con i tempi". Si legge in una nota del delegato del Comitato Stazione Sala, Claudio Ruga.
"Con la disponibilità dei fondi del PNRR, poi, - prosegue - l’inerzia e la passività dei nostri amministratori è diventata ancora più grave, in quanto al danno si aggiunge la beffa. Secondo i piani infrastrutturali del governo, infatti, e stando all’ultimo annuncio del Presidente del consiglio Mario Draghi durante la recente visita a Napoli, si apprende che l'alta velocità Salerno-Reggio Calabria passerebbe da Cosenza e poi da Catanzaro - informazione smentita poi dai grafici e dai disegni che pongono come stazione successiva a quella bruzia la stazione di Lamezia Terme – con ciò implicitamente ammettendo che Catanzaro non potrà mai avere una propria stazione ferroviaria e che dovrà utilizzare per sempre quella lametina".
"E - incalza - mentre gran parte delle popolazioni calabresi delle fasce costiere joniche e tirreniche protestano per essere tagliate fuori dai collegamenti ferroviari sviluppati tutti a favore dell'intera area cosentina (Sibari, Tarsia, Cosenza...), mentre gli esperti dimostrano che allungare di 50 km l'attuale percorso non è solo un dispendio di soldi ma una violenza nei riguardi di uno dei parchi più belli d'Italia (quello del Pollino), mentre i politici del Crotonese si battono per far partire la Frecciabianca Sibari-Bolzano da Crotone e non da Sibari, mentre tutto questo accade non si può non notare con disappunto il silenzio assordante dei parlamentari del nostro territorio che si mantengono volontariamente avulsi da questi argomenti vitali per la nostra città, impedendole finanche di poter sperare in quel progresso socioeconomico che le sarebbe assicurato dalla crescita del PIL che, come concordemente dichiarano gli analisti economici, ha subito un incremento del sette per cento negli ultimi dieci anni in tutti i territori attraversati dall’Alta Velocità".
"Il Comitato delle trenta Associazioni ed il Gruppo Facebook, attualmente popolato da 2700 iscritti, manifestano la volontà che il futuro sindaco e tutto il nuovo consiglio comunale debbano farsi carico, con atti concreti ed immediati, di porre fine a questa assurda penalizzazione della città di Catanzaro. Gli amministratori cittadini dovranno convocare tutti i politici ad un tavolo di lavoro comune, al quale dovranno sedere anche il ministro Giovannini e dipendenti RFI, per trovare le soluzioni tecniche ed i finanziamenti necessari per dare dignità al capoluogo della regione Calabria, partendo dal recupero indispensabile della nostra Stazione ferroviaria di Catanzaro Sala. Nel frattempo, - conclude - al fine di ricordare alla cittadinanza quanto tempo sia trascorso invano, il Comitato e il Gruppo Facebook stanno valutando la possibilità di affiggere all'interno della città un manifesto listato a lutto come quello allegato al presente comunicato".
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