Catanzaro, il consigliere Corsi: “Il centrodestra superi divisioni e costruisca un progetto comune per la città”

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Palazzo De Nobili a Catanzaro
  02 marzo 2025 12:01

“La notizia pubblicata dai quotidiani circa il “patto per la vittoria” siglato recentemente dall’On Cannizzaro e dal già Presidente Scopelliti, deve fare riflettere tutta la nostra comunità politica. Due uomini forti del centrodestra, due leader, due campioni di preferenze che non avrebbero potuto andare allo scontro ma che -intelligentemente- hanno scelto la strada giusta, quella della sintesi e della mediazione. Una strada che quasi sicuramente porterà Reggio Calabria alla vittoria. Dobbiamo prendere esempio da Reggio Calabria e Cosenza, quando si tratta di vincere e di portare risultati tangibili per rinforzare le proprie città, i nostri “cugini” dimostrano di saper fare quadrato mettendo da parte incomprensioni, diatribe e invidie personali”.

A scriverlo in una nota è Antonio Corsi, consigliere comunale di Catanzaro.

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“Dall’ultimo Consiglio comunale di Catanzaro è arrivata una chiara lezione al mondo politico dell’Area centrale e in particolare ad un centrodestra che sembra avere smarrito la sua bussola. E’ emerso con nettezza che prove muscolari, minacce, veti, anatemi, non solo non servono a nulla, ma acuiscono le divisioni e danno l’immagine esterna di una politica egoistica e inconcludente. La gente ci chiede di fare funzionare la sanità, di migliorare i servizi, di difendere l’Università, di lavorare a rafforzare l’Area centrale della Calabria che oggi non conta nulla, non di fare cadere un’Amministrazione in carica per puri calcoli personali o per rincorrere vendette.

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Oggi tutti sono chiamati a dare il massimo per fare uscire il Capoluogo da una crisi che ha origini antiche, che inesorabilmente si è intensificata negli ultimi 3 anni. Ognuno dalla sua postazione può dare un contributo, gli assessori e i consiglieri regionali, la Provincia, i deputati. Poi tra due anni e mezzo ognuno si confronterà nelle elezioni comunali con le sue proposte e le sue idee. Come ho più volte ribadito, io, dopo tanti anni in Consiglio, non riproporrò la mia candidatura, ritenendo che occorra favorire un ricambio, e questo mi permette di esprimere in grande libertà il mio pensiero.

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Riuscirà il centrodestra a Catanzaro ad arrivare con le carte in regola a questo appuntamento? Se continuerà su questa strada, fatta di divisioni, di reciproci veti, di piccole invidie tra presunte “prime donne”, non credo. Se invece ci si tornerà a parlare, a discutere, ad elaborare in una dimensione corale un progetto serio e concreto, se ognuno si metterà dietro le spalle le pur legittime aspirazioni personali, allora la storia potrebbe cambiare. Altrimenti io intravedo solo nella costruzione di un forte polo moderato e di centro una valida alternativa alla sinistra.

Il caso Catanzaro s’inquadra in un più ampio caso Area Centrale. E’ innegabile che questa Area strategica e fondamentale per tutta la Calabria oggi sia tagliata fuori da ogni progetto politico e sia vessata da decisioni che ne minano perfino le funzioni consolidate. Le altre Aree territoriali – dalla Città Metropolitana dello Stretto all’Area Urbana Cosenza-Rende e ora anche Rossano-Corigliano – dimostrano non solo ambizione, ma anche una reale unità d’intenti del mondo politico che supera perfino gli schieramenti, vedi facoltà di medicina a Cosenza. Li troviamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda, da Fratelli d’Italia al PD e finanche i Cinquestelle, quando c’è da centrare obiettivi.

Il centrodestra dell’Area Centrale avrà la capacità di fare altrettanto? Lo vedremo intanto dalle prossime elezioni nella città di Lamezia Terme dove le divisioni sono così forti che potrebbero portare ad un’ennesima sconfitta in tutte le grandi città calabresi.

C’è ancora tempo per voltare pagina. Chi sa leggere la politica capisce che quello che è accaduto al Consiglio comunale di Catanzaro non è cosa da poco e rappresenta, al momento, il fallimento di una linea fondata su arroganza, presunzione, tentativi di esclusione. Si apra un grande tavolo di discussione su Catanzaro, su Lamezia Terme, sull’Area Centrale, senza protagonismi e animati solo dal desiderio di riequilibrare una politica regionale che corre lungo il binario Cosenza-Reggio Calabria”.

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