“Mettersi al servizio di una comunità, significa farsi carico delle esigenze e dei problemi dei consociati. Pensando a tutti gli eterogenei e molteplici bisogni dei Cittadini, occorre avere ben chiaro che non sono “una massa uniforme” di individui con realtà più o meno eguali, tra loro, infatti, ve ne sono alcuni (e neppure pochi) che vivono, loro malgrado, in una condizione di maggiore difficoltà: costoro sono le persone fragili, i disabili. Quando si parla di disabilità, si parla di un mondo che non tutti riescono a conoscere fino in fondo. Utilizziamo espressioni abusate come Welfare, inclusione, accessibilità, ma nessuno sa cosa realmente occorra fare per dare un senso concreto a queste espressioni”, la riflessione inizia dal consigliere comunale di Catanzaro Andrea Critelli, che è particolarmente sensibile al tema della disabilità.
“Tematiche come l'autismo – continua Critelli -, la Sla, l'Alzheimer (giusto per citare alcune tra le disabilità più note o diffuse), sono conosciute da tutti perché ne sentiamo parlare dai media, quasi sempre (e solo) in occasione di vuote giornate celebrative, o raccolte fondi. Abbiamo la più pallida idea di cosa significhi VIVERLE direttamente come disabili o indirettamente come caregivers? Ebbene, alla luce del profondo e diffuso bisogno di attenzione e presenza concreta che disabili e famiglie chiedono è di tutta evidenza che il settore delle politiche sociali è un terreno tanto deserto e desolato, quanto potenzialmente in grado di dare frutti meravigliosi”.
Critelli ha spesso ricevuto richieste di aiuto proprio da parte dei cittadini: “Chi ricopre un ruolo pubblico, e lo fa coltivando il contatto diretto con la gente, può rendersi perfettamente conto di cosa manchi ai Cittadini più fragili. Ascoltando i disabili o le loro famiglie, emerge il limbo in cui queste persone si ritrovano a vivere quotidianamente. L’Italia è quello strano Paese in cui, a fronte di leggi astratte più o meno complete ed adeguate, non c'è pratico riscontro; o se c'è, varia enormemente da territorio a territorio, accrescendo le difficoltà e le discriminazioni. Trattasi di Cittadini che chiedono aiuto, risposte, conferme, interventi, e che hanno il sacrosanto diritto di ottenere tutto ciò che è precipuo dovere garantire in un autentico Stato di Diritto”.
“Nella piena ed intima convinzione di ciò, da questo momento si “apre una finestra” sul mondo della disabilità. Verranno raccolte e prese in carico le richieste e le esigenze che i Cittadini fragili inoltreranno attraverso i vari canali e, con frequenza periodica, verrà fornito un aggiornamento pubblico su ciò che si è saputo e potuto fare”, così il consigliere Critelli si mette a disposizioni delle istanze presentate dai cittadini fragili e con disabilità: “È un impegno che si assume ora, e che connoterà tutto il percorso di attività istituzionale che ci si accinge a svolgere. È giunto il momento di dare una voce a chi, per tanto, troppo tempo, non ne ha avuta alcuna. Servire degnamente una comunità, significa partire dai suoi membri più indifesi”.
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