“Quello che potrebbe succedere nella città di Catanzaro è veramente paradossale. E’ assurdo che si blocchi la realizzazione di una semplice tenda parasole, perché la Soprintendenza ai Beni Paesaggistici non lo consente, e invece si dia il via libera alle pale eoliche: la deturpazione, già prodotta sulla terraferma, si estenderebbe così al nostro splendido mare. Il Consiglio Comunale è l’organo supremo in materia di assetto e gestione del territorio e deve garantire anche il rispetto delle regole. E se le regole (art. 3 Regolamento Regionale n.3/2008e s.m.i.) impongono anche per “l’uso di piccole aree” una valutazione preventiva ambientale, non è immaginabile che possano essere impiantate in mezzo al mare le pale eoliche con un semplice accordo comunale nelle persone di sindaci e dirigenti". Così in una dichiarazione del consigliere comunale Eugenio Riccio.
"Sembrerebbe quasi che la pesante e pazzesca procedura burocratica, in atto presso gli uffici comunali, - prosegue - si applichi solo per coloro che magari devono realizzare il sogno di una vita per costruirsi casa, consentendo invece la devastazione del territorio con l’indiscriminata creazione di veri e propri mostri ambientali. Al di là di sterili polemiche, la giusta stella polare continua ad indicare che la strada da percorrere riguarda la difesa dei cittadini e dei loro diritti e che l’amministrazione comunale deve essere lo strumento imparziale affinché ciò si realizzi. E’ per questo che mi auguro che l’attuale amministrazione, e quella che verrà, non si distraggano e non si pieghino ad effimeri progetti di sviluppo o di creazione di fonti energetiche alternative che, di fatto, non producono nulla per la collettività, ed i rincari attuali dell'energia lo confermano in pieno. Io, come ho sempre fatto, esponendomi sempre in prima persona e con il rischio di essere scambiato per quello che non sono, continuerò a dare voce ai più deboli sostenendo i loro diritti e denunciando i continui paradossi che albergano in questa terra".
"Continuerò ad avere sentimento per questa città, prodigandomi con tutte le forze e con tutto l’amore possibile per evitare la deriva che potrebbe essere vicina se non si produce in fretta quel sussulto di orgoglio che in tanti dicono di provare, ma che in pochi traducono in azioni concrete. Continuerò a battermi per realizzare le condizioni tecniche e politiche, culturali e amministrative, - conclude - che consentano di far si che nell’uso del territorio le ragioni dell’interesse collettivo, dell’interesse di tutti , abbiano la prevalenza su qualsiasi altra ragione, altro interesse, altra esigenza”.
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