“La recente approvazione del bilancio di previsione deve rappresentare il momento in cui la maggioranza eletta, dopo mesi di duro impegno, si stringe attorno al Sindaco per fare il punto sul lavoro amministrativo portato avanti, sulle difficoltà ereditate e affrontate, e sullo stato degli impegni presi nei confronti della città attraverso la presentazione del programma elettorale prima e dell’approvazione delle linee programmatiche dopo. Sarebbe bello se fosse questo ad animare il dibattito politico in città e non, come la cronaca di questi giorni registra, anticipazioni di rimpasto basate su mere considerazioni personali, autoreferenziali appelli riformisti alle forze della minoranza e vaghe e dettate ricostruzioni “giornalistiche” sulle forze politiche della coalizione che ha la responsabilità di governare la città. La città è stanca di tutto questo ed i cittadini catanzaresi meritano di sentire parlare solo di programmi, atti, decisioni e fatti”. Lo afferma in una nota Tommaso Serraino, consigliere comunale di Catanzaro.
“Il lavoro dell’amministrazione Fiorita, ovvero il futuro prossimo della città, va aiutato, stimolato e anche, perché no, criticato costruttivamente, che è il sale del buon governo. Nell’interesse sempre più generale della città e nell’esercizio delle proprie funzioni è necessario che in consiglio comunale ognuno, minoranza compresa, eserciti il proprio ruolo con ancora più vigore e responsabilità, implementando il lavoro delle commissioni e collaborando con gli uffici ed il territorio tutto; fuori dal consiglio comunale che ognuno metta a disposizione la propria passione politica e il proprio amore per la città.
Anziché parlare della Lega che sbarca in consiglio comunale, la cui rilevanza negativa politica in città coincide, non con la favoletta propagandistica del pericolo democratico ma con una intera colazione che ha cercato di nascondere il suo colore politico, cosa che per me rappresenterà sempre la cosa peggiore, bisogna confrontarsi e metter in campo le proprie energie, ad esempio, sulla rigenerazione urbana della città, su un centro storico il cui rilancio stenta ancora a vedersi, sul futuro di Catanzaro quale città universitaria, sullo stato delle politiche sociali e sulle periferie che devono, per giustizia, riconnettersi, dopo anni di abbandono, tra di loro e alla città tutta. E ancora: c’è un quartiere lido da ricostruire e grandi opere che non possono più aspettare. Nicola Fiorita, nelle sue valutazioni, dovrà avere la responsabilità di fare scelte libere e non condizionate da partiti o interessi più specifici e il dovere di raccontarle con trasparenza e onestà intellettuale. Facendo tesoro delle esperienze, quelle più e meno giuste, di questi ultimi mesi.
Catanzaro deve essere una città più sociale, diventare comunità, e questa prospettiva ha necessità del lavoro e del sacrificio di chi è disposto a metter la città davanti al resto. Non di altro”.
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