Nel solco della continua attività di monitoraggio, ed in particolar modo nel giorno della mobilitazione promossa dalla Conferenza nazionale dei Garanti delle persone private della libertà, si inserisce la visita odierna dell’avv. Luciano Giacobbe, garante dei detenuti del Comune di Catanzaro, accompagnato dall’avv. Vittorio Ranieri, coordinatore regionale del Movimento Forense (e responsabile del Dipartimento carceri del distretto catanzarese), presso la Casa Circondariale “Ugo Caridi” del capoluogo di regione nonché presso l’Istituto penale per minorenni e la locale Comunità ministeriale.
Il tutto avviene nel giorno in cui, a livello nazionale, si vuol sensibilizzare l’opinione pubblica, sollecitando la politica, nel suo complesso, ed il Governo a mettere in campo soluzioni immediate e concrete per fronteggiare l’emergenza carceri. E ciò con la scelta di una data non certo casuale. “Infatti, proprio un mese fa – spiega l’avv. Luciano Giacobbe - il Presidente della Repubblica, rivolgendosi al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (D.A.P.), ha espresso un forte richiamo al Governo ed alla Politica in generale poiché le carceri non possono calpestare i diritti dei detenuti e “non devono essere una fabbrica di criminalità”. Il Capo dello Stato ha evidenziato al contempo come le carceri sono sovraffollate anche per l’insufficiente ricorso all’applicazione di pene alternative ed all’eccessivo utilizzo della carcerazione preventiva””. “È necessario – chiosa il garante dei detenuti del Comune di Catanzaro - un provvedimento urgente, senza “se” e senza “ma”, finalizzato alla riduzione del sovraffollamento in nome della dignità, come ad esempio è stato fatto dal Governo Berlusconi nel 2003 e nel 2010”. “La ratio della visita odierna – ha concluso l’avv. Luciano Giacobbe - è quella di far sentire a chi è impegnato in prima linea e lavora quotidianamente a stretto contatto coi detenuti, vicinanza e sostegno, in attesa che la Politica nazionale apra finalmente gli occhi”.
“L’accesso odierno presso gli istituti penitenziari per adulti e minori – sottolinea l’avv. Vittorio Ranieri -, è stato reso possibile grazie alla grande disponibilità e sensibilità dimostrata dall’amico e collega Luciano Giacobbe, che ringrazio ancora una volta, ed avviene ad un anno esatto dalla mia partecipazione, a livello locale, alla manifestazione “Ferragosto in carcere”. Il tutto si inserisce nell’attività del Dipartimento Carceri del Movimento Forense, impegnato, a livello nazionale, a lavorare in stretta sinergia anche con l’Associazione “Nessuno Tocchi Caino”, con le Camere Penali locali e la Conferenza dei Garanti Territoriali delle persone private della libertà personale”.
“In tema di sovraffollamento carcerario – ha aggiunto l’avv. Vittorio Ranieri -, con tutte le conseguenze che registriamo quotidianamente (dai suicidi ai disordini negli istituti penitenziari), ci troviamo innanzi a due oggettive concause: il “peso” numerico dei cautelati e l’ormai cronica ed acclarata carenza del personale penitenziario. Ecco perché occorre che la Politica, la Buona Politica venga (finalmente) nelle carceri e possa “vedere” ed “ascoltare” per andare oltre il valore simbolico che si dà alla sanzione, alla pena! Ci stiamo allontanando, in maniera preoccupante, dalla funzione rieducativa della pena, che continuando così rischia di diventare una mera petizione di principio”.
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