Il 13 marzo segna l’anniversario dell’aggressione ai danni di Sergio Ramelli, studente e militante di destra colpito sotto casa con ferocia da appartenenti ad Avanguardia Operaia. L’attacco non fu casuale, ma parte di un disegno ben preciso: Ramelli venne scelto come bersaglio per testare la capacità dei militanti rossi di condurre azioni violente. Dopo 47 giorni di agonia, morì il 29 aprile 1975.
Questa vicenda merita di essere conosciuta dagli studenti di oggi nella sua verità storica. Troppo spesso si cerca di sminuire o nascondere questi eventi, ma ricordare significa rendere giustizia. Il clima di quegli anni dimostra come certe dinamiche non siano nate spontaneamente, ma siano state alimentate da chi voleva trasformare le scuole e le università in zone di guerra ideologica.
Come Patria e Identità, movimento studentesco, riteniamo fondamentale portare alla luce queste vicende, affinché gli studenti possano conoscere i fatti senza distorsioni o censure. La memoria di Ramelli resta un punto fermo per chiunque creda nella giustizia e nella coerenza con i propri valori.
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