Il procuratore capo di Vibo Valentia Camillo Falvo è intervenuto al convegno "Salviamo il mare"
24 maggio 2022 19:07L'impegno c'è ed è anche tanto. Al convegno "Salviamo il mare", alla Casa delle Culture a Catanzaro, il procuratore capo di Vibo Valentia, Camillo Falvo, ribadisce l'impegno per un mare sempre più pulito. La sua è una vera e propria lotta per dare un segnale decisivo al contrasto dei reati ambientali e l’inquinamento del mare calabrese, soprattutto quello del versante tirrenico.
Una lotta portata avanti da più parti. Un appello a che ognuno faccia la propria parte. Lo ha ribadito bene il professore Sandro Greco, eletto da poche ore nel Consiglio nazionale del WWF: "Investire più in gestione che in manutenzione" perché il mare sporco non deriva solo dalla "mal depurazione ma inizia dalla cattiva gestione dei rifiuti". Alla domanda di Rosalba Paletta, direttore del mensile "Mediterraneo e dintorni" nella sua qualità di moderatrice dell'incontro, di come sta il mare, il professore ha risposto parlando di abbassamento dei fondali, di siccità e di pescato assente.
Di mancanza di unitarietà nella gestione delle problematiche relative al mare ne ha parlato Vittorio Aloi, comandante della Capitaneria di porto di Crotone. Lui che il mare lo vede dal mare, ribadendo l'impegno a contrastare le irregolarità.
Le foto di Giovanni Laganà, che scorrono sul maxi schermo allestito alle spalle del tavolo dei relatori, restituiscono un mare sofferente ma grandioso. Un mare capace di ribaltare le oscenità rappresentate da pneumatici colonizzati da pesci e bidoni eletti a tane.
"Un mare da salvare": un grido di dolore, che per il vicesindaco Gabriella Celestino, più che un appello deve essere la realtà.
Ma è una realtà non certo rosea quella tratteggiata dal comandante della legione Carabinieri Calabria, Pietro Salsano: leggi violate a fronte di controlli sempre più serrati. Continui monitoraggi che interesseranno non solo le coste. Per affermare la legalità contro gli illeciti. L'operazione "Deep " che, negli ultimi giorni, ha interessato la fascia medio-costiera ionica, tirrenica e dello stretto della provincia di Reggio Calabria indirizzata alla prevenzione ed al contrasto dell’inquinamento ambientale, avrà certamente un suo seguito.
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