Catanzaro, il ricordo di Berenice Brutto del prof Giovanni Marziano, 'un amico che non c’è più' 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Berenice Brutto a Giovanni Marziano, un amico che non c’è più 

di BERENICE BRUTTO

Caro prof Marziano , non voglio pensare che tu non ci sei più ma solo sei assente. Voglio ricordarti con la tua eterna sigaretta in bocca e con le mani intrise di colori .Tu fai parte della storia di una poliziotta che voleva cambiare il mondo! Ricordo le nostre battagli con l Opera   Nomadi per portare i bambini rom e sinti a scuola. Ricordo la nostra insistenza perché fossero inseriti nelle classi con gli altri bambini Ricordo le nostre visite ai campi Rom ed i caffè. bevuto da loro e con loro. Ricordo la nostra partecipazione a qualche loro matrimonio ed i miei tentativi di versare senza farmi notare il vino dei numerosi  Brindisi i una pianta. Ricordo le tue lezioni di pittura e come riuscivi anche con chi come me a ....dipingere, a cogliere le sensazioni trasmesse dalla natura e trasferirle sulla tela Quanti ricordi ! Le telefonate in cui imitavi alla perfezione la. voce di un prefetto ed io ci cascavo!

Seguivi noi “ allievi” tutti portandoci per mano a cogliere la. bellezza della natura, dell'arte Hai fatto il miracolo
di far capire a tutti noi la bellezza di saperla coglierla ovunque. Quante battaglie abbiamo fatto per i ROM per far capire sia a loro e sia ai civili che era possibile vivere senza contrasti Caro processore Marziano qui a casa mia conservo tanti tuoi dipinti e, sopratutto,  il ritratto di. mio padre in cui tu hai ripreso non solo il suo aspetto fisico  ma il suo sentire. Quante. cose mi tornano in mente, ecco perché  non posso. venire. Sono certa che anche lì dove sei ora hai l eterna sigaretta in bocca ed un pennello in mano con cui correggi i. nostri dipinti Ciao professore  Marziano

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