Risultati nella norma, monitoraggio completato nei tempi, e comunità scolastiche tranquillizzate sulla sicurezza delle proprie aule e dei locali interessati. E’ l’esito del monitoraggio del gas radon in alcune scuole cittadine di Catanzaro che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) ha comunicato agli istituti interessati nel luglio scorso e che sono stati oggetto di un seminario che il Rotary Club di Catanzaro, presieduto da Carlo Maletta, ha tenuto ieri pomeriggio nella propria sede, alla presenza anche di una folta delegazione di studenti del Liceo scientifico “Luigi Siciliani” nonché di architetti e ingegneri.
Con la relazione esplicativa del dr. Salvatore Procopio, fisico del laboratorio “E. Majorana” del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal, nel corso del convegno - moderato dal presidente della commissione Immagine Pubblica del Rotary club di Catanzaro, Fabio Scavo - sono stati quindi illustrati i dati del monitoraggio del gas radon nei locali dell’Istituto Industriale tecnologico Ercolino Scalfaro, nell’Accademia delle Belle Arti, dell’istituto comprensivo Pascoli- Aldisio ed infine nel Liceo Scientifico Siciliani.
Il monitoraggio, che dura non meno di dodici mesi, è stato possibile grazie alla donazione del Rotary Club di Catanzaro di settanta dosimetri, installati nelle scuole aderenti della città. Ecco il perché di questo momento di incontro: comunicare ai soci del Rotary, nonché ai professionisti interessati ed agli studenti in delegazione, i risultati di questa iniziativa fortemente voluta dal Presidente dell’anno rotariano 20/21 Pasquale Placida. Progetto che prevede ancora una coda operativa perché proprio in queste prossime settimane i tecnici Arpacal proporranno il monitoraggio anche al Liceo Classico “P. Galluppi”, che in occasione dell’avvio delle iniziative nel 2021 non aderì a causa di lavori di ristrutturazione in corso.
“Ho avuto spesso modo di ribadire che la nostra presenza sul territorio – ha dichiarato il presidente del Rotary Club di Catanzaro, Carlo Maletta – si concretizza anche attraverso azioni che si sviluppano nel corso di più annualità, come per questo progetto “School Free from radon”, che dal maggio 2021, sotto la presidenza di Pasquale Placida, abbiamo finanziato e che oggi, grazie al supporto tecnico di Arpacal, abbiamo il piacere di conoscere e commentare”.
Il dibattitto in sala con i presenti è stato curato da Francesca Ferraro, past presidente del Rotary Club di Catanzaro nonché architetto e docente del Liceo Siciliani, che ha stimolato le domande, sempre attente e puntuali, dei ragazzi in sala.
Nella sua relazione, il dr. Procopio - prima di entrare nel dettaglio dei dati, come detto tutti nella norma, degli istituti scolastici catanzaresi interessati dall’iniziativa – ha spiegato alla platea dei presenti quanto subdolo e silente sia il radon, che proviene principalmente dal suolo e si accumula nei luoghi chiusi, raggiungendo in alcuni casi concentrazioni tali da comportare un eccessivo rischio per la salute. Dopo il tabacco, infatti, questo gas radioattivo è il secondo fattore cancerogeno in Italia per neoplasie ai polmoni.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso l’International Agency for Research on Cancer (IARC) – ha sottolineato Procopio - ha valutato la cancerogenicità del radon fin dal 1988 e lo ha inserito nel Gruppo 1: “agenti in grado di indurre il tumore polmonare". Stime consolidate da decenni a livello mondiale attribuiscono al radon la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di tabacco con un rischio proporzionale alla concentrazione. In Italia si stima che, su circa 30.000 casi di tumore polmonare che si registrano ogni anno, oltre 3.000 siano da attribuire al radon, la maggior parte dei quali tra fumatori ed ex-fumatori”.
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