di NICOLA FIORITA
Carissimi Catanzaresi, ci lasciamo alle spalle un anno difficile, complicato, carico di preoccupazioni. La terribile morsa della pandemia e della crisi energetica generata dalla guerra in Ucraina ha messo a dura prova le famiglie e le imprese. Abbiamo tutti l’impressione che la nostra vita se non peggiorata, sia quanto meno profondamente cambiata. Eventi estremi hanno anche duramente provato la nostra Città.
Eppure, il vento dell’ottimismo e della speranza nel futuro non ha mai smesso di soffiare. Siamo pronti per una nuova ripartenza, convinti che i prossimi mesi saranno decisivi per le sorti della nostra amata Città.
Il 2022 mi ha regalato la gioia più grande che un uomo possa sperare: essere chiamato dalla gente a guidare e servire la propria Comunità. Posso dire, con orgoglio, di avere riservato a questo compito ogni istante della mia giornata.
Questi sei mesi sono serviti, innanzitutto, a fronteggiare emergenze piuttosto serie, con gli scarsi mezzi a disposizione. Ma li abbiamo anche utilizzati per sbloccare importanti pratiche e salvare tanti finanziamenti in scadenza.
Siamo riusciti a mantenere le iniziative per il Natale e non era scontato. Molte Città, anche calabresi, hanno dovuto rinunciare a luminarie e agli eventi spettacolari. Per noi era fondamentale mandare un segnale di speranza, di gioia collettiva, ad una cittadinanza stremata da tre anni di pandemia.
Non voglio annoiare con l’elenco delle cose fatte. Sono state tante, in tutti i settori. Molto spesso abbiamo fatto bene, qualche volta abbiamo sbagliato, ma sempre pronti ad accettare il confronto con i cittadini.
Ora si tratta di imprimere a Catanzaro la svolta che tutti ci attendiamo. Ho buone ragioni per ritenere che il 2023 sarà proprio l’anno della svolta e della ripresa.
Sarà intanto l’anno in cui cominceranno i lavori di consolidamento del Duomo e sarà un fatto di grande impatto simbolico.
Sarà l’anno del rilancio del nostro centro storico che già sta registrando segnali molto positivi, come il ritorno degli uffici della Questura nella sua sede storica, l’inaugurazione della sede della Procura nell’ex ospedale militare, mentre altre importanti funzioni – come il Centro per l’impiego e uffici della Sovrintendenza – troveranno posto in prestigiose sedi. Hanno già ripreso vita le bellissime gallerie del San Giovanni, visitate in questi giorni da tanta gente.
Sarà l’anno del completamento della Metropolitana, opera gestita dalla Regione, ma che vede il Comune in un ruolo attivo di collaborazione.
Sarà anche l’anno della nascita dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera intitolata al Premio Nobel della medicina “Renato Dulbecco”. Sarà con i suoi 855 posti letto il più grande polo sanitario della Calabria e uno dei più grandi del Meridione. Ci sarà anche un secondo pronto soccorso a Germaneto che alleggerirà la pressione su quello del “Pugliese”.
E a proposito di medicina, voglio rassicurare i miei concittadini: non arretreremo di un solo centimetro nella battaglia per evitare l’inutile duplicazione della Facoltà e saremo tutti uniti per contrastare una decisione che riteniamo dannosa per tutta la Calabria.
Ci saranno anche notevoli novità per Lido. Il porto innanzitutto. Sarà l’anno dell’appalto e dell’avvio dei lavori di completamento, dopo che abbiamo superato tutti gli ostacoli di ordine burocratico che abbiamo trovato. Nel frattempo, assegneremo l’installazione dei pontili galleggianti in modo che già dai prossimi mesi le imbarcazioni da diporto possano trovare comodo approdo.
Ricuciremo, con il nuovo ponte sulla Fiumarella, i due tratti storici del lungomare, aumentando l’attrattività della nostra passeggiata a mare.
Ma ci sono tante altre sfide che ci attendono. Dovremo dare una destinazione produttiva al Polo Fieristico, rilanciare la Fondazione Politeama, portare avanti il nuovo strumento urbanistico.
Ma c’è un punto che mi sta particolarmente a cuore: la cura e la difesa dell’ambiente. Finora, soffocati dalle emergenze, non siamo riusciti a fare molto. Stiamo seguendo con attenzione i lavori nella Pineta di Siano, ma ora dobbiamo passare ad azioni concrete per la depurazione, per il verde pubblico (penso alla pineta di Giovino) e per le energie rinnovabili.
Ci sono dunque molti motivi per guardare avanti con fiducia. Sento molto forte la vicinanza dei cittadini che – credo di non sbagliare – hanno riacquistato in questi mesi il senso della comunità e della collaborazione, abbandonando ogni atteggiamento di rassegnazione e di rinuncia.
Dobbiamo remare tutti assieme. Perché Catanzaro è di tutti noi, perché Catanzaro siamo tutti noi.
E che sia anche l’anno dell’atteso e meritato ritorno delle Aquile nel grande calcio che conta.
Buon Anno, Catanzaro.