Catanzaro, il Tribunale condanna il Ministero a ripetere la valutazione per un dipendente: Fp Cgil Area Vasta soddisfatta

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Il Tribunale di Catanzaro
  28 aprile 2024 09:37

   “Dopo una lunga battaglia giudiziaria il Tribunale di Catanzaro ha posto fine ad una lunga ingiustizia perpetrata per oltre 4 anni nei confronti di un dipendente inquadrato nei ruoli civili del Ministero della Difesa. Per ben 4 anni consecutivi il Ministero aveva valutato negativamente la performance del dipendente che, per tale ragione, oltre a non poter usufruire dei premi incentivanti, rischiava il licenziamento. Il dipendente, però, aveva ribadito più volte che non avrebbe potuto essere valutato per obiettivi impossibili da raggiungere a causa dell’assenza di formazione. Il Ministero, infatti, non aveva mai fornito al lavoratore la formazione adeguata per svolgere i compiti assegnatigli, impedendogli di svolgerli adeguatamente”. A darne notizia è la Fp Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo.

“Le valutazioni negative, quindi, erano la stretta conseguenza non di una propria scarsa diligenza, ma di un inadempimento del Ministero – spiega ancora la nota del sindacato -. Dopo aver inutilmente richiesto più volte una rivalutazione della propria performance ai propri superiori, il dipendente, difeso dall’avv. Danilo Colabraro e supportato dalla Fp Cgil, si è dovuto rivolgere al Tribunale del Lavoro di Catanzaro che con sentenza del 23 aprile, ha rilevato che il comportamento del Ministero non è stato conforme a criteri di buona fede e correttezza, non avendo fornito al dipendente non solo la necessaria formazione, peraltro imposta dalla contrattazione collettiva, ma addirittura gli strumenti tecnici per svolgere le proprie mansioni”.

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Il Tribunale di Catanzaro ha quindi annullato le schede di valutazione per gli anni 2017, 2018, 2019 e 2020, condannando il Ministero a ripetere l’intero processo di valutazione “avuto riguardo all’effettiva formazione del dipendente ed alle competenze da questi effettivamente possedute. Ha inoltre condannato il Ministero a garantire al lavoratore i prescritti percorsi formativi”. La Fp Cgil Area vasta esprime “la propria soddisfazione per questa sentenza, non solo per il caso concreto, ma perché ribadisce in maniera chiara e puntuale che il datore di lavoro pubblico è tenuto a fornire ai propri dipendenti una formazione adeguata, indispensabile per svolgere le mansioni affidate loro. In buona sostanza gli enti pubblici non possono richiedere ai dipendenti attività per le quali non è stata fornita la relativa formazione”.

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