Catanzaro, in via XX Settembre regna il caos totale ma nessuno se ne accorge

di STEFANIA PAPALEO

Sosta selvaggia e automobilisti costretti a salire sul marciapiede per poter transitare lungo la strada. Salvo le ambulanze bloccare la marcia per impossibilità a proseguire la propria corsa, come accaduto tempo fa durante un intervento per un paziente con un infarto in corso. Eppure nessuno degli organi competenti sembra accorgersi di quanto accade nel pieno centro di Catanzaro, in particolar modo lungo via XX Settembre, in tutte le ore del giorno e della notte. Lì dove vigili urbani assenti e amministratori "distratti" si rendono complici della vergognosa arroganza di chi lascia il proprio mezzo ovunque gli capiti, invadendo la carreggiata e incurante dei disagi provocati a pedoni e automobilisti di passaggio.

E qui l'interrogativo è inevitabile sulle multe elevate per oltre 800 mila euro in un solo anno: chissà dove e chissà quando. Di certo non è accettabile che gli interventi si registrino solo ogni qual volta la protesta della Catanzaro civile si eleva a gran voce anche attraverso la stampa. Ordine e decoro dovrebbero essere garantiti nell'ordinario in una città capoluogo degna del pennacchio che porta. Invece, sempre a via XX Settembre accade anche che un dissuasore, previsto diversi mesi fa all'inizio di un vicolo, non sia stato mai collocato, così permettendo la sosta dell'auto di turno in violazione al codice della strada e al senso civico grande assente a Catanzaro. Ciò che resta è solo il segno lasciato sulla strada dagli operai che erano stati mandati dall'Amministrazione comunale inutilmente.

Spostandosi di qualche metro, si può invece notare una griglia collocata a cavallo delle strisce gialle che delimitano un posto per disabili e sulla quale più volte automobilisti hanno riportato danni alle gomme, mentre a ridosso, ormai da mesi, ci sono massi e ingombranti davanti ai quali evidentemente c'è chi sposta o sguardo altrove. Per non parlare di una transenna dimenticata sul marciapiede e un tubo pluviale pericolosamente staccato dalla grondaia senza che nessuno intervenga per ripristinarlo.

Tutto ciò in pieno centro, dicevamo, dove in troppi passano senza guardarsi intorno, permettendo che al caos si aggiunga caos, in una città "bella e dannata" ancora in cerca della sua identità. A chi di dovere tocca adesso mandare un vero segnale di cambiamento.
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