Il farmacista non poteva esercitare la professione per un anno
25 agosto 2022 10:57Nessun indizio di gravità e così il Tribunale della Libertà ha annullato la misura per Francesco Pio Rizzo. L'uomo, difeso dall'avvocato Eugenio Perrone, non poteva esercitare per un anno la professione di farmacista. Era rimasto coinvolto in una inchiesta dove gli inquirenti ipotizzavano un'associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di farmaci destinati all’uso umano e veterinario e per un anno doveva .
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"L'appello è fondato e va accolto" scrivono i giudici ricordando " gli elementi indiziari e le modalità esecutive dei delitti oggetto di addebito cautelare risultano descritti nell'ordinanza oggetto di impugnazione emessa dal Gip di Catanzaro ex art. 27 c.p.p., confermativa della ordinanza emessa dal Gip di Lamezia Terme, molto articolata, frutto di una complessa attività di indagine da parte della Procura di Lamezia Terme".
"Tale attività (come da informativa redatta da appartenenti al Nucleo Antisofisticazione Sanitaria dei Carabinieri di Catanzaro) ha consentito di accertare l'esistenza sul territorio lametino di un'organizzazione criminale dedita alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio e, in particolare, di furti e conseguenti ricettazioni di specialità medicinali e prodotti farmaceutici. In questa sede occorre tuttavia prendere in considerazione la sola posizione dell'appellante, titolare di una delle parafarmacie asseritamente coinvolte nella ricettazione, non essendo nemmeno ipotizzata, peraltro, l'appartenenza dello stesso all'organizzazione criminosa".
I giudici hanno ritenuto "che le intercettazioni ulteriormente indicate nell'ordinanza impugnata appaiono non decisive rispetto alle condotte contestate, non potendosi in nessuna individuare con certezza chi sia il destinatario dei prodotti farmaceutici di illecita provenienza, non essendo sufficiente al fine di identificare l'appellante nel soggetto che ricopre il ruolo di acquirente ricettatore di riferimento".
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