Catanzaro, intervista all'assessore Mongiardo: "Migliorare le entrate è necessario per dare servizi più efficienti"

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images Catanzaro, intervista all'assessore Mongiardo: "Migliorare le entrate è necessario per dare servizi più efficienti"
Marina Mongiardo
  28 agosto 2022 17:58

di ENZO COSENTINO

L’assessore Marina Mongiardo avrà il suo da fare per portare avanti il settore al quale il sindaco Fiorita l’ha delegata. Bilancio e tributi due parole ma da quanto c’è nella loro “funzione” le rende parole chiave per il buon andamento della spesa. Marina Mongiardo ha una esperienza consolidata acquisita nel corso del suo iter professionale in Istituzioni importanti. Potrebbe avere, e i cittadini catanzaresi sicuramente gli e lo augurano, una sorta di “bacchetta magica” per armonizzare bilancio di Palazzo de Nobili. Una sfida, comunque, importante anche se lo scenario socio economico nazionale e locale non è dei migliori. L’abbiamo intervistata.

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Assessore Mongiardo, il sindaco Fiorita l’ha chiamata nella sua squadra per “far quadrare” i conti di bilancio. Operazione che sembrerebbe solo contabile ma che è, invece, politica e sociale. Vi sono le condizioni per fare di più rispetto al recente passato?

“Ringrazio il Sindaco Nicola Fiorita per questo importante e delicato incarico che non si limiterà a mere operazioni contabili! Come ho già detto durante il Consiglio comunale in sede di assestamento e di verifica degli equilibri del bilancio comunale 2022-2024, i risultati delle passate gestioni finanziarie ci consegnano un significativo disavanzo di amministrazione a livello previsionale. A questa situazione, già di per sé preoccupante, si aggiungono le potenziali passività di vecchi contenziosi dell’Amministrazione comunale, alcune delle quali di possibile imminente escussione, com’è stato ampiamente riportato sulla stampa nei giorni scorsi. Dal mio punto di vista, fare di più rispetto al passato vuol dire sia avere maggiore convinzione nel mettere in atto le necessarie attività di risanamento dei conti, sia programmare le risorse finanziarie disponibili in coerenza con le Linee programmatiche di mandato che, a breve, il Sindaco formalizzerà in Consiglio comunale. L’analisi dei dati di bilancio e delle criticità è ancora in corso ma, da quello che è emerso finora, posso dire che è nelle mie intenzioni percorrere entrambe le strade, avendo come punti di riferimento la sostenibilità finanziaria e i bisogni della collettività. Inoltre, in direzione del risanamento dei conti, è anche all’attenzione del Sindaco e mia un recente provvedimento con il quale il Governo ha introdotto disposizioni per il ripiano del disavanzo di province, città metropolitane e comuni capoluogo, attraverso l’attivazione di un articolato piano pluriennale di misure per la valorizzazione delle entrate, la riduzione della spesa corrente e l’incremento degli investimenti, anche attraverso i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Solo per le province e le città metropolitane è prevista anche una parziale copertura dei relativi oneri mentre ai comuni capoluogo che intendano attivare il ripiano del disavanzo non viene accordata la stessa opportunità di ordine finanziario. Siamo tuttavia all’opera per studiare la convenienza, anche in assenza di finanziamento statale, di un’operazione così articolata e comunque onerosa, da presentare eventualmente entro la scadenza dei termini per l’istruttoria delle proposte.”

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Si possono conciliare esigenze di cassa e meno mano pesante sui tributi che la comunità deve pagare?

“Sarà necessario che tutti i cittadini facciano la loro parte e che si riduca sensibilmente la platea degli inadempienti. Migliorare le entrate, anche quelle proprie del Comune, vuol dire migliorare i servizi. Sono anche convinta che questo processo debba essere aiutato e sostenuto da un’Amministrazione più organizzata e attenta che si impegni in direzione di una crescita dell’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali, dialogando con il contribuente nella fase della esecuzione delle obbligazioni ed in sede di autotutela per rimediare ad eventuali errori. Credo che in questa fase di avvio dell’attività della Giunta non potremo permetterci alcun alleggerimento della pressione fiscale se non in eventuali casi eccezionali, per determinate situazioni o fasce di reddito estremamente basse e soltanto nel quadro di un programma di ripiano del debito - al quale accennavo in precedenza – e, nei casi previsti dalle norme, con compensazione da parte delle fasce di reddito più alte.”

Tutti i colleghi di Giunta busseranno alla sua porta per chiedere aumenti per i rispettivi capitoli di spesa. Allenterà i cordoni della borsa comunale?

“La mia porta è sempre aperta e non ci sarà alcuna necessità di bussare! Al di là della battuta, l’attuale rigidità dei bilanci comunali in generale e le condizioni del nostro bilancio in disavanzo in particolare non ci consentiranno grandi margini di manovra. Dovremo eliminare gli sprechi e razionalizzare la spesa corrente, assicurando comunque il funzionamento e l’operatività dell’Ente al fine di svolgere le funzioni istituzionali e offrire servizi alla comunità cittadina. Al contempo, sarà importante vigilare sulle opportunità di finanziamento offerte a livello nazionale e regionale, attivandoci tempestivamente e con la migliore qualità progettuale. In Giunta ci confronteremo sulla stesura del prossimo bilancio e sulle nuove disponibilità di spesa che i colleghi intercetteranno. Sarò, pertanto, io a bussare alle loro porte! “

I bisogni di Catanzaro soprattutto per il suo ruolo di Capoluogo di Regione e il federalismo fiscale possono andare d’accordo?

“Il discorso è piuttosto lungo e articolato. Posso dire che, a distanza di oltre 10 anni dall’approvazione della legge delega in materia di federalismo fiscale, sono molti gli aspetti che devono ancora trovare attuazione. In particolare è rimasta sospesa o è stata parzialmente realizzata la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) su cui attuare una effettiva perequazione delle risorse. Da una ricerca condotta da Openpolis sono emersi almeno tre elementi fondamentali: il primo riguarda la riduzione dal 2017 al 2021 di oltre 12,5 milioni di euro del fabbisogno standard totale riconosciuto al comune di Catanzaro; il secondo elemento è che viene riconosciuto a Catanzaro un fabbisogno standard pro capite di 509,5 euro, contro una media dei comuni italiani con più di 60.000 abitanti pari a 577,1 euro; il terzo mette in evidenza che, tra le città con un numero di abitanti tra i 50mila e i 100mila, Catanzaro è tra le ultime 15 per capacità fiscale pro capite (€378,4 contro una media di €538,1). È immediatamente evidente la necessità di intervenire strutturalmente per arrestare il graduale impoverimento della città sul piano delle disponibilità finanziarie e dei servizi resi; è altresì evidente che Catanzaro, per poter svolgere il ruolo di Capoluogo di Regione, ha necessità di una maggiore attenzione e di risorse finanziarie straordinarie da parte delle Istituzioni nazionali e regionali, in vista della sostenibilità di un progetto complessivo di rilancio e di sviluppo.”

A Palazzo de Nobili si profila una consiliatura piuttosto difficile per i rapporti fra maggioranza e opposizione. Cosa ne pensa?

“Soprattutto alla luce delle questioni evidenziate, mi auguro che il Consiglio comunale possa lavorare almeno sulle questioni fondamentali e sui grandi temi per il rilancio della città, trovando momenti di discussione e di confronto reale. Ritengo che una parte dell’opposizione sia desiderosa di entrare nel merito delle questioni che interessano la cittadinanza e le prospettive di sviluppo per Catanzaro e, in questi termini, da parte della maggioranza ci sarà certamente la piena disponibilità e apertura al dialogo.”

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