Intitolata per la prima volta in Italia un'aula di un tribunale all’avvocata e attivista Turca, Ebru Timtik, morta a soli 42 anni, in un carcere Turco, dopo 238 giorni di sciopero della fame. La cerimonia si è celebrata oggi a Catanzaro, su proposta della Camera penale di Catanzaro, accolta dal presidente del Tribunale, Rodolfo Palermo. Presente una parte del direttivo della Camera Penale di Catanzaro, presieduta dall'avvocato Valerio Murgano, vice presidente Dario Gareri, Francesco Iacopino, Silvia Iannazzo, Danilo Iannello. In aula anche il presidente della sezione penale Alessandro Bravin e il dirigente amministrativo Antonio Chiefalo.
L'avvocata, a cui è stata dedicata un'aula del quinto piano del Tribunale in via Argento, faceva parte di un gruppo di 18 avvocati attivi nella difesa dei casi politicamente sensibili, arrestati nel settembre 2017. Nel marzo del 2019 fu condannata insieme ad altri avvocati alle pena di 10 anni e 6 mesi di reclusone con l’accusa di far parte di un gruppo terroristico. Nel gennaio 2020 ha iniziato insieme al collega Unsal uno sciopero della fame che dopo 238 giorni l’ha condotta alla morte. Una settimana più tardi la Cassazione Turca ha scarcerato il collega Unsal per motivi di salute. Ebru è morta per chiedere per ciò che ogni avvocato chiede per i propri assistiti: un processo giusto ispirato al principio di legalità e alla presunzione di innocenza.
Ebru Timtik
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