Catanzaro invasa dai topi: la derattizzazione compete agli uffici del Comune, ma loro (forse) non lo sanno

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  09 novembre 2021 15:15

di STEFANIA PAPALEO

Topi a spasso in ogni angolo della città. In periferia come nel centro storico. L'emergenza c'è e le polemiche si susseguono. Da parte di comuni cittadini come di esponenti delle istituzioni. Ma è proprio qui che qualcosa non torna. A leggere, infatti, la nota mandata alla stampa solo ieri da un consigliere comunale, sembra quasi di capire che al Comune di Catanzaro "la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra". Nel denunciare che i centri storici della città e del quartiere Gagliano sono invasi da topi, il consigliere in questione, infatti, nella sua nota se la prendeva con l’Asp e scriveva: "Deve procedere il prima possibile con un’operazione di bonifica e derattizzazione che sia efficace e risolutiva di un problema grave.  Nonostante ripetute sollecitazioni, l’Azienda sanitaria provinciale non ha ancora compiuto il suo dovere e mi auguro davvero che lo faccia presto". E avvertiva: "Altrimenti mi vedrò costretto a consegnare alle Autorità preposte gli esposti dovuti per tutelare l’igiene pubblica, chiedendo, inoltre, che l’assessorato all’Ambiente del Comune si attivi, tramite risorse proprie, per sopperire a quanto non fatto dall’Asp”.

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Ma è proprio qui che nascono gli interrogativi: possibile che al Comune non sappiano di essere proprio loro gli organi competenti a procedere alla derattizzazione? A questo punto basta tirare fuori una comunicazione spedita il 22 luglio del 2019, a tutti i sindaci del Catanzarese, dal Dipartimento di Prevenzione U.O. Igiene e Sanità Pubblica, per ricordare le competenze che i nuovi Lea avevano trasferito in capo ai Comuni a partire dal 2017.

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Proprio "alla luce delle continue e numerose richieste pervenute, formulate in modo generico e richiedenti la disinfezione, disinfestazione e derattizzazione dei singoli territori Comunali" scriveva l'Asp, nella comunicazione "per l'ennesima volta" ricordava le diverse competenze e, in particolare, rispetto alla derattizzazione puntualizzava che "le attività di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, in assenza di rischio di diffusione di malattie infettive trasmesse da vettori, devono intendersi di esclusiva competenza di Enti diversi dalle Aziende Sanitarie" e che essendo i Comuni "dotati di una competenza generale in materia di Igiene e Sanità Pubblica, sicchè queste attività sono di fatto assimilabili ad attività quali il corretto smaltimento dei rifiuti, il mantenimento di idonee condizioni igieniche o ambientali", di conseguenza "le attività di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, in assenza di un reale rischio di trasmissione attraverso vettori, di malattie infettive e diffusive conclamate, sono da considerare come rientranti nelle specifiche competenze di prevenzione da mettersi in atto ad opera di Enti diversi dall'Azienda Sanitaria, quali i Comuni stessi". 

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Insomma, lo aveva scritto nero su bianco l'Asp di Catanzaro che la competenza era dei Comuni, aggiungendo anche che "le derattizzazioni, sulla base di specifiche Ordinanze Ministeriali, devono essere eseguite da ditte specializzate ed essere effettuate, con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone ed alle specie animali non bersaglio, per cui le esche rodenticide devono essere inserite in apposite protezioni che consentano l'accesso alla sola specie target e devono essere segnalate da appositi cartelli, indicanti anche l'antidoto da utilizzare in caso di fortuito contatto o ingestione". 

Dunque, adesso finalmente tutti sappiamo dove bussare per reclamare una città libera dai topi.

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