Al via la XXI edizione del Catanzaro jazz fest, la rassegna cittadina dedicata alla musica afroamericana e alle sue contaminazioni, organizzata dalla Cooperativa Atlantide dal 1997.
Questa mattina, nella sala Concerti di Palazzo de Nobili, la conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Erano presenti Roberta Giuditta per la Cooperativa Atlantide, il direttore artistico Francesco Panaro, l’assessore al Turismo, Alessandra Lobello, il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni ed Angela Rubino dell’associazione CulturAttiva.
«La novità di questa edizione – ha detto Roberta Giuditta - è l’aver scelto i giardini di San Leonardo per l’apertura del Festival. Poi c’è il ritorno del festival in galleria Mancuso per ricordare l’esordio della nostra manifestazione. Una location che ci mette al riparo da eventuali rischi meteorologici».
Ogni serata della manifestazione, sarà preceduta o seguita da visite guidate ed itinerari nei quartieri, palazzi e luoghi più significativi del centro città, che si concluderanno con le degustazioni, secondo il format già sperimentato con l’iniziativa “Le Vie della Seta”, dello scorso settembre . In occasione delle degustazioni sarà offerta la birra artigianale di una cooperativa sociale di Catanzaro che impiega ragazzi con sindrome di Down ed una selezione di vini di un’azienda agricola biologica di Riace.
«Un Festival ricco di emozioni – ha ribadito Francesco Panaro -. La prima è quella che ci sarà un ritorno alle origini parlando di quelli che sono stati i luoghi scelti per i concerti e poi perché sono stati scelti artisti che soddisferanno le varie esigenze del pubblico e perché daranno visibilità e spazio a bravi musicisti di casa nostra».
Per l’assessore Lobello, “è stato fondamentale recuperare il dialogo tra gli organizzatori e l’Amministrazione comunale. Un progetto importante per la città che non a caso è stato inserito nel programma “Sarà tre volte Natale””.
L’organizzazione ha ricordato, infine, che per tutti gli eventi al chiuso, all’ingresso sarà richiesto il green pass.
IL PROGRAMMA
Sei gli appuntamenti previsti suddivisi in tre momenti e spazi differenti: questo per incontrare le diverse tipologie di pubblico.
Si inizia sabato 11 dicembre al “City Bar”, ai Giardini di San Leonardo, luogo di aggregazione intergenerazionale per eccellenza della città, con un quartetto di grandi musicisti che vede il ritorno di un catanzarese doc, Enrico Cittadino, e un programma che attraversa diversi generi musicali con la straordinaria presenza scenica dell’istrionico leader, il chitarrista e cantante americano Mark Hanna.
Domenica 19, nella dimensione più intima del “Piccolo” del Teatro Politeama “Mario Foglietti”, sarà la volta di un piano trio d’eccezione, quello di Danilo Blaiotta, acclamato pianista di origine calabrese i cui brani, seppur ascrivibili al jazz, abbracciano in generale la musica del Novecento e compongono il suo secondo disco, appena uscito, "The White Nights Suite".
Da lunedì 20 a giovedì 23 dicembre il CJF si trasferisce in Galleria Mancuso, allestita per ospitare gli altri 4 concerti previsti, all’insegna dei fiati, dei progetti originali e di una selezione di giovani talenti già vincitori di prestigiosi premi: si comincia con gli undici elementi della M.A.O. Mediterranean Acoustic Orchestra, dove la scrittura cameristica e i colori dell’orchestrazione di Nicola Pisani, uniti all’improvvisazione e all’energia esecutiva dei musicisti, producono un risultato a dir poco sorprendente e godibile. Si prosegue con un giovane talento calabrese, il sassofonista Francesco Caligiuri e il suo Qquintetto, che rappresenta pienamente l’idea di “gioco in musica”, in cui destrutturare alcuni elementi della musica “accademica”, in favore di una rinnovata e personale visione compositiva.
A suggellare la collaborazione già avviata con l’I.S.S.M. “P. Tchaikovsky”, il CJF ospita il Tchaikovsky Jazz Quintet, formazione nata nelle aule del prossimo Conservatorio di Catanzaro, che esegue brani originali e classici del repertorio jazz, da Charles Mingus a Wayne Shorter, rivisitati in chiave moderna con contaminazioni afro, blues, traditional. Per concludere, in collaborazione con l’Associazione I-Jazz, una giovane sassofonista milanese, vincitrice del Premio Massimo Urbani nel 2020, Sophia Tomelleri, con il suo Quartetto, composto da musicisti di spicco del jazz italiano, che concilia con grande gusto le tradizionali sonorità della musica afroamericana con composizioni originali ispirate al jazz contemporaneo.
fra.iul
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