Tre concerti diversi, tre modi di intendere il jazz, tre luoghi differenti e significativi: il Catanzaro Jazz Fest chiude i battenti di questa edizione speciale, che celebra il 25°anniversario, con la consapevolezza di aver offerto, anche quest’anno, all’affezionato e sempre nuovo pubblico del Festival, uno spaccato autentico della scena jazz contemporanea, presentando un’artista internazionale e tanti talenti italiani.
Martedì 27 dicembre a Palazzo de’ Nobili, in una Sala concerti gremita in ogni ordine di posto, si è chiusa la rassegna con l’applauditissima esibizione di FABIO GIACHINO e del suo ultimo progetto, LIMITLESS (piano solo ed elettronica). Artista originale che si muove entro i confini del jazz e della musica improvvisata come pianista, Fabio Giachino è molto attivo nella musica elettronica anche come producer (live e in studio) pur nascendo organista classico. Questo suo talento eclettico si è evidenziato nel concerto e nelle sue composizioni originali, in un’atmosfera minimalista e intensa allo stesso tempo, fatta di contaminazioni creative tra le sonorità acustiche del pianoforte e quelle, più contemporanee, dell’elettronica, a dimostrazione di quanto il jazz sia una musica aperta e plurale per definizione.
Il CJF ha avuto inizio in un’atmosfera da club newyorkese, incorniciata dalle opere del Museo Marca, lo scorso 10 novembre, data del concerto d’esordio nel 1997, presentando il primo tour italiano della cantante newyorkese Deanna Kirk col progetto HRK – HOT RED KEYS, insieme a Giacomo Aula all’organo KORG e Tommaso Pugliese al contrabbasso. La voce calda, potente e avvolgente di Deanna ha ammaliato il pubblico, sulle note delle più celebri Broadway-songs americane e del jazz dei grandi maestri come George Gershwin e Bill Evans.
Il secondo appuntamento si è tenuto il 12 dicembre al Museo del Rock, con il trio WE3: un concerto dalle sonorità ruvide, piene, possenti, ispirate alla musica sciamanica degli anni ’70, realizzato, come quello che ha concluso la rassegna, in collaborazione con l’Associazione “I-Jazz”, che riunisce i maggiori Festival jazz italiani, a cui il CJF aderisce. Il trio ha reso omaggio a musicisti come John Surman, Barre Phillips, Stu Martin, attraverso un repertorio di composizioni originali. Il dialogo continuo tra Francesco Chiapperini al sax baritono, clarinetto basso e synth, Luca Pissavini al contrabbasso e Stefano Grasso alla batteria, ha coinvolto il pubblico in un flusso travolgente di musica, quasi un abbraccio di suoni ed emozioni. Questo progetto è stato definito dalla critica: “Operazione meritoria e opportuna di riscoperta di uno dei momenti più originali e interessanti della creatività degli anni Settanta […] lontana dai cliché e dalle proposte ordinarie” (N. Pollastri, 4/4/2022).
Durante l’ultima serata, è stata presentata la prima produzione discografica di Atlantide e del CJF: il CD live “Nicola Pisani - Mediterranean Acoustic Orchestra”, un organico di 11 musicisti, ospiti della scorsa edizione del Festival.
Tutti i concerti sono stati preceduti da visite guidate e degustazioni di prodotti eno-gastronomici tipici d’eccellenza, nell’ambito del progetto “Le Vie della Seta”, in collaborazione con la guida turistica e socia di Atlantide, Angela Rubino, che punta a valorizzare e promuovere i beni culturali e le attività economiche del territorio. Tre diversi percorsi che hanno condotto i partecipanti in un “viaggio” nella città, tra passato e presente, alla (ri)scoperta da un lato dei luoghi legati alle origini e alle attività, come l’arte della seta, che hanno caratterizzato storicamente il tessuto socio-economico della città, dall’altro degli spazi urbani che ospitano le installazioni contemporanee degli artisti del MUDIAC, il Museo Diffuso di Arte Contemporanea.
Il Catanzaro Jazz Fest aderisce inoltre alla prima rete italiana del Jazz sostenibile, “Jazz Takes the Green”, attraverso una serie di azioni concrete: un ridotto consumo di carta per i materiali promozionali, la distribuzione di portacenere tascabili durante gli eventi, l’utilizzo di impianti audio/luci a basso consumo, l’uso di un’auto elettrica per gli spostamenti e i transfer connessi all’organizzazione degli eventi.
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