Catanzaro, la Banca d’Italia presenta il Rapporto annuale "L’economia della Calabria"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, la Banca d’Italia presenta il Rapporto annuale "L’economia della Calabria"

  14 giugno 2023 11:55

di CARLO MIGNOLLI

“Il divario tra nord e sud resta attuale, ma cerchiamo di colmarlo perché se cresce il Mezzogiorno ne beneficia l’Italia intera”. Con queste parole Marcello Malamisura, Direttore della Filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, ha introdotto l’incontro con la stampa, nella sede di Piazza Serravalle, per illustrare la nuova edizione del Rapporto annuale “L'economia della Calabria".

Banner

Banner

Il documento, curato dal Nucleo per la Ricerca Economica della Filiale di Catanzaro della Banca d'Italia, offre un'analisi dettagliata dell'andamento economico della regione nel 2022, focalizzandosi sulle trasformazioni della struttura produttiva e finanziaria sulla base di dati statistici e rilevazioni effettuate presso gli operatori.

Banner

Il Direttore Malamisura, ha sottolineato il ruolo della Banca d'Italia nel fornire supporto agli operatori politici e ai cittadini con dei dati statistici chiari che evidenziano sia gli aspetti critici su cui intervenire che i progressi compiuti, ribadendo l'importanza di ridurre il divario tra nord e sud, poiché una crescita del Mezzogiorno contribuisce alla prosperità dell’intero Paese. All’incontro con la stampa, oltre al Direttore, erano presenti: Giuseppe Albanese, Antonio Covelli, Riziero Bruno, Enza Maltese, Graziella Mendicino e Iconio Garrì.

Antonio Covelli ha illustrato i dati statistici sull'andamento dell'attività economica in Calabria. Nei servizi si è registrata una crescita rispetto agli anni precedenti, con oltre la metà delle aziende partecipanti all'indagine che hanno segnalato un aumento del fatturato. II settore dei servizi ha beneficiato della ripresa dei consumi e del turismo, con un incremento del 30% delle presenze presso le strutture ricettive rispetto al 2021. Tuttavia, le presenze rimangono ancora inferiori del 25% rispetto al 2019. Nel settore industriale, l'attività produttiva è rimasta stagnante in linea con l'Italia, ma le aziende di maggiore dimensione e quelle esportatrici hanno registrato un miglioramento nel fatturato. Gli investimenti hanno mostrato una debolezza generale, sebbene siano aumentati quelli finalizzati all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili. Nel settore agricolo, il valore aggiunto è diminuito principalmente a causa del calo dell'olivicoltura, che continua a influenzare significativamente i risultati del comparto.

Graziella Mendicino ha fornito importanti informazioni sull'occupazione in Calabria. Il numero di occupati è aumentato dell'1,5%, con una crescita sia per gli uomini che per le donne. Questo incremento è stato alimentato principalmente dal settore delle costruzioni e dei servizi. Nel 2022 si è assistito a un aumento delle posizioni di lavoro autonomo, mentre nel settore privato non agricolo sono state create quasi 5.500 nuove posizioni. Tuttavia, le richieste di accesso all'indennità di disoccupazione sono aumentate rispetto all'anno precedente e al 2019. Il tasso di disoccupazione è diminuito al 14,6%, rispetto al 21,0% del 2019, ma il tasso di partecipazione si è ridotto al 51,1% rispetto al 53,5% del 2019. La popolazione in età lavorativa è diminuita del 2,5% rispetto al 2021, con una diminuzione di 65.000 unità nell'ultimo triennio.

Iconio Garrì ha presentato i dati sul mercato del credito, focalizzandosi sull'andamento dei prestiti. Nel 2022 si è registrato un aumento del ricorso al credito al consumo, soprattutto nella componente non finalizzata. Le nuove erogazioni di mutui abitativi sono rimaste elevate, mentre le surroghe e le sostituzioni sono diminuite. Nel primo trimestre del 2023, il credito al consumo ha continuato a crescere, ma le nuove erogazioni di mutui abitativi hanno iniziato a diminuire. I tassi di interesse sul credito al consumo sono aumentati dell’1,2% nel 2022, mentre quelli sui mutui abitativi sono cresciuti dell’1,8%. Per le imprese, i nuovi contratti di finanziamento degli investimenti hanno subito un incremento del costo del credito.

Enza Maltese ha fornito dettagli sulla spesa degli enti territoriali e sulla situazione sanitaria. La spesa corrente è aumentata del 2,7%, trainata dall'aumento della spesa per acquisto di beni e servizi e per il personale. Gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 10%, sostenuti dalle politiche di coesione e dagli interventi di messa in sicurezza del territorio. Nella sanità, i costi sono aumentati sia nella gestione diretta che nelle convenzioni con il privato. È stato evidenziato il problema del ricambio generazionale nel settore medico, con una percentuale significativa di medici con età superiore ai 60 anni.

Nonostante alcuni segnali positivi di crescita economica, il Rapporto della Banca d'Italia mette in evidenza le sfide ancora presenti nella regione Calabria. Il divario tra nord e sud persiste, e la regione deve affrontare problematiche come la disoccupazione, la povertà, le disuguaglianze e la necessità di stimolare ulteriormente gli investimenti.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner