“La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
È la nota diramata dalla commissione consiliare alla Cultura, presieduta da Danilo Russo, che ha celebrato il Giorno del ricordo, nella riunione che si è tenuta nella sala Giunta di Palazzo De Nobili, su proposta della consigliera Raffaela Sestito, che ha anche di commemorare la maestra Norma Cossetto e tutti i martiri delle foibe con un minuto di silenzio nel prossimo Consiglio comunale.
“Come ogni anno lo Stato ricorda le vittime delle foibe e dei massacri perpetrati dal regime comunista di Tito. Il Parlamento ha reso un atto di giustizia occupandosi concretamente di un tema che prima era tabù storico, cancellato e contestato da una parte della storiografia che vedeva nei fatti che portarono all’eccidio del “popolo italiano” che viveva nei territori dell’Istria e della Dalmazia, un effetto collaterale del Dopoguerra, la conseguenza di un conflitto che già vedeva nel genocidio degli ebrei un punto di non ritorno morale”. La legge che nel 2004 ha istituito il “Giorno del ricordo” ha ricucito finalmente uno strappo nel cuore degli italiani che in quegli anni furono vittime delle crudeltà, per troppo tempo taciute e spesso mistificate, del regime di Tito”.
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