di FRANCESCO IULIANO
Un presepe all’insegna della sostenibilità, quello nato dall’idea di un gruppo di amici dell’antico quartiere di Gagliano che, per questo Natale, hanno pensato di realizzare, all’interno della Chiesa parrocchiale di Maria Assunta, un presepe fatto di personaggi, paesaggi e casette rigorosamente riciclati.
“Abbiamo voluto dare una seconda vita a tanti oggetti e personaggi del presepe che alcune famiglie del quartiere - e non solo – avevano pensato di disfarsene perché ormai datati, perché rotti o per il solo gusto di cambiare o rinnovare. Il nostro impegno nel realizzare ogni anno il presepe e di ricercare sempre nuovi argomenti su cui impegnarci, ha anche lo scopo di suscitare nei più giovani l’entusiasmo e la voglia di continuare nel portare avanti le tradizioni. Invito tutti, anche coloro che non vivono nel nostro quartiere, di venire a vedere di persona questo nostro lavoro”.
La struttura, che copre circa 20 metri quadri della cappella a destra della porta d’ingresso, ospita paesaggi di montagna con grotte, sorgenti, pozzi, abitazioni e capanne. E poi ci sono i personaggi con le loro specificità ed il loro significato. Ci sono i re magi, gli angeli, i pastori, i suonatori e gli artigiani. Tutti elementi che non possono mancare in un presepe. Anche la capanna è stata realizzata come da trazione: semplice come deve essere un posto di fortuna.
Hanno partecipato alla realizzazione del presepe: Salvatore Rotundo, Giuseppe Iiritano, Giuseppe Defazio, Luigi Petrillo, Davide Sacco, Marco Catanzariti, Creta Muscatello, Antonio Veraldi, Gliwa Catanzariti e Cristian Iritano.
Un quartiere attivo, dunque, quello del centro storico di Gagliano che, seppure “dimenticato” dall’Amministrazione comunale, ha saputo organizzarsi rivitalizzando le vie del centro.
Grazie ad una iniziativa spontanea dei residenti, sono state fatte sistemare le luminarie su via Enrico de Seta e sono stati illuminati gli esercizi commerciali.
Luminarie realizzate dalla ditta Fratelli Trapasso. Ed un contributo è stato offerto anche dal gruppo “Ripartiamo Gagghianu” in collaborazione con gli ospiti della clinica San Vincenzo, l’associazione onlus “L’angelo azzurro” che opera nella Casa Ministeriale di Catanzaro ed il Circolo Culturale Sportivo Gagliano.
“Più di cinquanta donne – ha detto Candida Lobello –hanno confezionato all’uncinetto circa 3mila mattonelle. Non potendo realizzare una struttura alta 12 metri - perché non abbiamo trovato un finanziamento che potesse coprire le spese - ci siamo arrangiati con una bobina di tessuto che ci è stata regalata, un palo dell’illuminazione e dei fili d’acciaio offerti dalla ditta Luminarie dei fratelli Trapasso. Con le mattonelle avanzate abbiamo realizzato 3 trenini, una slitta e tantissimi alberi della solidarietà che abbiamo posizionato sui muri nelle vie del quartiere. Inoltre abbiamo costruito 6 presepi in legno che abbiamo installato nelle strutture ospedaliere di Catanzaro: Pugliese, Ciaccio e Villa Bianca. Quindi a Soverato, Soveria Mannelli e Lamezia Terme”.
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