Catanzaro, la comunità parrocchiale di Pontegrande saluta don Carlo Davoli: "Grazie e buon cammino!"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, la comunità parrocchiale di Pontegrande saluta don Carlo Davoli: "Grazie e buon cammino!"

  09 ottobre 2023 18:29

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta con la quale la Comunità Parrocchiale "Maria Immacolata" di Pontegrande a Catanzaro rivolge il suo saluto al parroco don Carlo Davoli che, dopo 10 anni di ministero presso la locale parrocchia, si appresta a continuare la sua missione sacerdotale presso la Chiesa Matrice "Maria SS. Immacolata", a Montepaone.

Sabato 14 Ottobre 2023, alle ore 17:30, l’intera Comunità parrocchiale sarà raccolta nella Chiesa “Maria Immacolata” in Pontegrande, Quartiere a nord della città di Catanzaro, per lodare anzitutto il Signore e la Vergine Maria, nostra dolcissima Madre e Patrona, e per salutare il nostro pastore, Don Carlo Davoli. Ogni distacco, soprattutto dalle persone che si amano, è fonte di incertezza, di inquietudine, di vuoto perché interrompe e modifica relazioni umane consolidate nel tempo.

Banner

Caro Don Carlo, sei stato pastore di questa comunità per dieci anni. L’hai guidata con mitezza, sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio nel suo cammino di santità. Hai accompagnato questo piccolo gregge, che ti è stato affidato nel 2013, sulla via che avevi ben chiara: quella che porta alla salvezza. Hai atteso che tutte le pecorelle arrivassero, sia quelle più veloci e vicine alla guida, che quelle più lente. E come ti chiese il Vescovo, S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, hai custodito questa chiesa e questa comunità come una perla preziosa. Ami profondamente ciascuno di noi, nonostante le nostre mancanze. Sacrifichi te stesso per amarci come Cristo ama la Chiesa, sua Sposa. Offri sicurezza con la tua parola, che sembra capace di aprire le acque come fece Mosè. Doni energia con i consigli e le tue risposte sempre pronte, che sono per noi dei “comandi” per l’autorevolezza con cui ti esprimi.

Banner

Ci incoraggi a cambiare il nostro modo di vivere la Fede, a essere “cristiani veri”. Ci inciti ad essere cristiani “coerenti”, in tutte le manifestazioni della nostra vita, nella famiglia, nel lavoro e nella società civile. Ci rammenti che solo Cristo è la Via, la Verità e la Vita. Ci insegni che essere veri cristiani è scomodo, ci si sporca le mani e, talvolta, si è perdenti su questa Terra. Ci ricordi che Cristo non è venuto a proporci il “quieto vivere” come obiettivo, ma la salvezza eterna, e che esistono dei valori fondamentali che devono guidarci nel nostro agire, ovvero quelli del Vangelo. Ci mostri cosa vuol dire essere “membra vive” del corpo di Cristo, sua Chiesa. Ci fai capire quanto sia importante lottare contro le insidie del “mondo”. Ci aiuti a “sbloccare” le nostre ali, perché siamo fatti per “volare”, anche se spesso lo dimentichiamo perché è più facile rimanere a terra e accontentarsi. Ci insegni il valore del sacrificio, della stima reciproca, della vicinanza, della disponibilità per i fratelli, della generosità, della prudenza.

Banner

Ci ricordi il valore della libertà. Essere liberi non vuol dire poter fare quello che si vuole, ma volere ciò che è “vero” con la propria intelligenza, volontà, capacità di decidere. Gesù dice: «Se rimanete fedeli alla mia Parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi» (Giovanni 8,31-32). Sai scuoterci, svegliarci, farci riscoprire come è bello essere “affamati” di Dio, quanto è straordinario stare insieme: bambini, ragazzi, adulti, famiglie. Quanto sia di vitale importanza essere presenza sempre viva accanto agli anziani e agli ammalati. Sei un sacerdote coraggioso! Sai riconoscere con lucidità e franchezza i pregiudizi, i mali del nostro tempo, i comportamenti errati. Ti addentri, nelle tue omelie, in discorsi scomodi, capaci di stimolare le coscienze delle persone. Porti la tua parola in luoghi e contesti non usuali.

Ognuno di noi conserverà di te un ricordo unico, personale e speciale come unico, personale e speciale è stato il rapporto di ciascuno di noi con te. Sei stato e sei l’amico “vero”, il sacerdote che vuole davvero il bene della porzione di popolo di Dio a lui affidato. Sei un sacerdote per tutti, un vero “alter Christus”: per bambini, giovani, anziani, ammalati senza nessuna distinzione, anzi con particolare attenzione nei confronti di quanti si trovano in difficoltà spirituali e materiali.

Don Carlo, hai percorso un tratto importante della tua vita con noi: qui sei cresciuto come uomo, come sacerdote, come parroco. Ci siamo impegnati nel condividere le gioie, i dolori e le preoccupazioni. Abbiamo affrontato insieme anche momenti difficili: ma tu ci hai accettato così come siamo.

Ma è stupendo ricordare tutti i momenti di gioia trascorsi insieme e ti assicuriamo che il tuo passaggio lascerà indubbiamente un segno indelebile nel tempo. Ci sentiamo privilegiati per averti conosciuto e apprezzato. Anche adesso ci insegni a usare gli occhi della Fede. Questo distacco è segno concreto della tua vera e profonda appartenenza al Signore: sì, perché un sacerdote non si appartiene e non appartiene alla sua gente, se non per Fede.

Ci mostri concretamente cosa vuol dire «sia fatta la Tua volontà». Per il tuo esempio, anche noi abbiamo accettato con senso di responsabilità questo disegno di Dio, seppure sia naturale un po’ di disorientamento. Siamo però convinti che, per te e per noi, valga quanto disse Cristo: «Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio Nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna» (Matteo 19,29).

Ora, cercheremo, anzi, siamo sicuri di essere terreno fertile per il seme che hai piantato. Lavoreremo alacremente il terreno delle nostre anime, affinché il grande albero della Chiesa possa essere ancora più rigoglioso e dare nuovi frutti, possa essere riparo e conforto per chi cerca rifugio, possa essere il segno veritiero che il nostro è un cammino che porta verso il cielo.

Metteremo in atto quanto abbiamo appreso da te e le tue raccomandazioni. Porteremo avanti i progetti e continueremo a rendere ancora più bella la nostra comunità. Saremo “esigenti”, come ci hai chiesto sempre tu, consapevoli che questo è un modo per crescere come uomini e come cristiani. Ci interrogheremo sulle parole del Vangelo, sulla nostra vita, sulla nostra parrocchia e cercheremo di rafforzare la nostra Fede. Questo è il nostro impegno.

Nel sorriso dei nostri bambini rivedremo il tuo sorriso sempre tenero verso di loro ai quali, durante il percorso di catechesi, hai sempre mostrato il volto gioioso di Gesù, la bellezza di offrirsi agli altri e dello stare insieme, collaborando e confrontandosi sempre con serenità e rispetto reciproco, senza prevaricazioni.

Nello sguardo pieno di speranza dei nostri anziani e ammalati, il tuo sguardo pieno di conforto donato a chiunque ne avesse bisogno. Nella gioia di chi proclama la Parola di Dio riascolteremo il tuo costante invito a realizzare nella nostra vita la Parola del Padre che ci parla. Nelle nostre famiglie, radunate nel pregare insieme e nella partecipazione all’Eucaristia, la tua incessante esortazione ad essere testimonianza dell’Amore di Cristo e autentiche “Chiese domestiche”.

Infine, nello sforzo di essere una comunità unita, superando tensioni e divisioni, rivivremo la tua umiltà e la tua capacità di ascolto paziente dell’altro e di dialogo. Preghiamo il buon Dio, nostro Padre, affinché ti conceda la gioia di ricominciare, la capacità di rinnovarti nella Fede e il dono di una riconversione in Dio, con Dio e per Dio. Maria Immacolata non mancherà di farti sentire forte la Sua materna protezione. E le nostre preghiere ti accompagneranno lungo tutto il tuo percorso di vita, per tutto il tuo ministero sacerdotale, ovunque il Signore voglia concederti di essere.

Don Carlo, non è un addio, né un arrivederci, ma il semplice saluto serale che eravamo soliti donarti alla fine della giornata e che non abbiamo mai saputo esprimere se non con un semplice “ciao Don!”. Concedici un’ultima parola, che speriamo risuoni nel tuo cuore, oggi e sempre: ti vogliamo bene. Siamo certi che ci porterai tutti e ciascuno nel tuo cuore, pregando affinché questa tua comunità continui a camminare lungo la strada della santità.

Grazie don Carlo e buon cammino!

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner