Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di Antonio Mauro.
"Quando nella nostra città si annunciano le elezioni, tutto quello che è già complicato diventa improvvisamente impresentabile.
E’ la vecchia storia che a Catanzaro, da sempre, trasforma il diritto dei cittadini a ricevere dei servizi per i quali pagano i tributi e le tasse, in una specie ambigua e medievale di regalia, di riconoscimento di uno status di inferiori, mentre impazzano i buoni propositi e le promesse. La città si trasforma in un feudo, dove i signorotti di turno governano con maggiore pressione il vapore della macchina comunale ed il disfacimento generale appare nella sua disarmante fotografia, quella di un declino civico, morale e strutturale.
Il tema delle promesse è sempre un campo minato, se le argomentazioni e le procedure vengono bloccate ad arte, quasi a sancire un “potere”, ma al tempo stesso a sottoscrivere un abuso.
La vegetazione è sempre rigogliosa, un misto di incuria e di rifiuti mentre i contratti sono vigenti e le prestazioni vengono pagate rispetto ad un servizio quasi nullo. Si argomentano così i problemi di igiene pubblica e di sicurezza stradale, visto che le rotatorie, come quella nella zona Siano Chalet sono diventate foreste amazzoniche, ma in particolare vittime della burocrazia asservita e dei fenomeni elettorali.
Su tutto resta il perché? Il perché di continuare a sottoscrive un metodo di sperpero e probabilmente di danno erariale, mentre tutto scorre liscio e la città di Catanzaro sottoscrive il suo futuro alla canna del gas".
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