Catanzaro, la Fidapa inaugura l’anno sociale a Palazzo De Nobili con il metodo Mindfulness

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Iniziativa dal titolo “Che Stress! Vite in equilibrio e strategie di sopravvivenza”, svolto nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili,

  29 settembre 2022 19:55

 Fermiamoci. Fermiamoci a respirare, fermiamoci per appartenerci, per trovare il nostro posto nello spazio e nel tempo, ma fermiamoci. Non un modo per trovare la soluzione definitiva, ma un’occasione per fermarsi, cercando di porsi in controtendenza ai ritmi forsennati della vita. Per non darla vinta allo stress che attanaglia ognuno di noi. Questo il messaggio lanciato dalla FIDAPA di Catanzaro in occasione dell’iniziativa dal titolo “Che Stress! Vite in equilibrio e strategie di sopravvivenza”, svolto nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili, ieri, mercoledì 28 settembre. Un evento che, di fatto, riavvia l’importante percorso nel contesto socioculturale del Capoluogo, dando prova di presenza attiva e intraprendenza alla cittadinanza. Ad inaugurare, quindi, l’anno sociale 2022/23, un incontro incentrato su un aspetto delicato quanto mai del tutto approfondito. Per argomentare meglio il tema della giornata, illustri relatrici: la psicologa Simona Rosi, l’avvocato Maria Vittoria Barbieri e Ilenia Raffaele, presidente Co.Edu.co (Comunità Educante Consapevole), facilitatrice del metodo Mindfulness.

 

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A moderare i lavori, la Presidente della sezione di Catanzaro della FIDAPA, l’avvocato Laura Gualtieri la quale, oltre ad aprire l’ordine degli interventi, ha parlato di vite in equilibrio tra famiglia e lavoro: “Oggi siamo vittime di un automatismo continuo che ci porta a fare più cose contemporaneamente, dimenticando che esistiamo, annullandoci! Riteniamo opportuno, attraverso queste pillole di consapevolezza quotidiane, di fermarci anche un minuto al giorno, per riprendere la propria dimensione – analizza la presidente fidapina-. Lo stress può causare problemi di natura fisica, psichica, si ripercuote su lavoro e rapporti familiari. Immersi nei pensieri, badiamo a ciò che dobbiamo fare, dando il meglio di noi, senza preoccuparci di quello che vogliamo. Ciò genera la sgradevole sensazione che il mondo pretenda troppo da noi e vada avanti lasciandoci indietro, senza ascoltarci. La cosa peggiore non è il giudizio degli altri, ma del nostro ‘Io’ interiore, che non ascoltiamo più. Questo incontro non intende trovare la soluzione definitiva ai nostri problemi, ma dare un contributo che può migliorare la nostra condizione di vita”.

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Addentrandosi nel tecnico, la psicologa Simona Rosi si focalizza sulla risposta fisiologica, su cosa avviene nel corpo e nella psiche quando si è sottoposti a forte stress, indagando sui metodi mirati a prevenirlo: “Lo stress è un’esigenza del corpo, conduciamo vite altamente stressanti, bombardate da stimoli! Il nostro dna non si è evoluto abbastanza velocemente quanto la cultura e lo stile di vita – osserva -. Dunque il corpo è continuamente sollecitato da segnali da non sottovalutare, sintomi fisici, emotivi o comportamentali, perciò dobbiamo prenderci cura di noi, attraverso la giusta alimentazione, il movimento inteso come riconciliazione col piacere. Serve rallentare e vi invito a chiedere aiuto evitando di arrivare ad una sintomatologia grave, depressiva”.

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Alle sue parole si ricollegano quelle della dottoressa Ilenia Raffaele, la quale ha coinvolto i presenti praticando un esercizio di mindfulness:  “La mindfulness è uno stile di vita attento e consapevole verso il momento presente in modo non giudicante, accettandolo per quello che è, senza apporre resistenza. Nell’era del multitasking, in cui si incastrano più cose e relazioni, si cade nella monotonia, nell’automatismo, nella modalità ‘fare’ anziché ‘sentire’ – sottolinea-. Con la mindfulness questi esercizi o momenti di meditazione vengono introdotti nella quotidianità. In seguito allo stress da covid tante aziende hanno introdotto delle sale da meditazione all’interno delle loro sedi, anche a Catanzaro qualcuno si sta muovendo in tal senso, segno che la sensibilità verso questo problema cresce. Per essere efficienti, dobbiamo prima star bene”.

Di aspetti legali e stress lavoro-correlato che sfocia nel mobbing ha parlato l’avvocato Maria Vittoria Barbieri: in alcuni casi si possono ravvisare gli estremi per procedere legalmente nei confronti del datore di lavoro o di un collega. L’avvocato Barbieri sostiene: “Questa figura giurisprudenziale, tende a tutelare i dipendenti da comportamenti vessatori che possono creare un ambiente stressante o incidere sulla salute psichica. La tematica del mobbing, sviluppata da circa vent’anni, mostra un’attenzione verso il posto di lavoro non solo inteso come il luogo in cui ottenere sostentamento economico, ma il posto in cui il soggetto possa esprimere la propria personalità, quindi è necessario che ci sia una tutela psichica, oltre che fisica ed emotiva – dice -. Nel caso in cui lo stress sia frutto di vessazioni sistematiche ed emarginazione in ambienti lavorativi ostili, si manifesta mobbing. Lo stress non deriva dal troppo lavoro, ma anche dal fenomeno del demansionamento, nel sollevare il dipendente dal lavoro, nel non riconoscerne la professionalità. Una situazione umiliante. Quando si hanno le prove di questi atti subiti, occorre andare dal proprio legale per un impianto istruttorio preciso e procedere con una richiesta di risarcimento”.

Un appuntamento che rappresenta l’avvio dell’ampia programmazione stilata dalla FIDAPA Catanzaro per questo nuovo anno sociale, sempre finalizzato a coinvolgere la comunità e offrire spunti di riflessione.

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