"Sembra trascorsa un'eternità da quando ai nostri quesiti la maggioranza replicava con dieci consiglieri e, per dirla tutta, proviamo profonda tenerezza nel leggere la risposta dell'amico Celia. La stessa di chi vede qualcuno arrampicarsi sui muri lisci perché non sa cosa rispondere. Premettendo che alcuni di noi parlano di Bandiera blu dai tempi in cui l’amico Celia era in tutt’altre faccende affaccendato (il nome di Gigi Dattilo forse a lui non dirà nulla, quello di Valerio Rizza forse suonerà più familiare), è chiaro che al buon consigliere sfugge l’impegno profuso in quegli anni per la pineta di Giovino, per la bandiera blu e per l’ambiente. Detto ciò, il gruppo consiliare della Lega ha letto benissimo l'albo pretorio e quindi la determina con cui sono stati liquidati i 15 Mila euro alla società che doveva occuparsi della 'divulgazione' della Bandiera Blu, su cui - per inciso - abbiamo sempre riconosciuto i meriti per la caparbietà al vice sindaco Giusy Iemma. Ma nella foga di una maldestra difesa d'ufficio fatta, probabilmente per mero interesse elettorale, il buon Celia dimentica di rispondere alle nostre domande: come sono stati spesi questi soldi per la promozione della bandiera blu? Francamente nel lungo comunicato del piddino non lo abbiamo capito. Per questo rinnoviamo a lui e all'Amministrazione Fiorita l'invito a rendicontare pubblicamente queste spese in nome della trasparenza. Ancora oggi non abbiamo capito in cosa sia consistita questa profumatamente remunerata promozione, semplicemente perché nessun cittadino l'ha vista o percepita".
Così in una nota stampa rivolta al consigliere Fabio Celia, scrive il Gruppo Lega in seno al Consiglio comunale di Catanzaro.