“Carissimo Sindaco, mi rivolgo direttamente a Lei, quale primo cittadino della mia città che amo profondamente, quanto Lei. Lo faccio alla luce dell'attenta lettura del post da Lei pubblicato ieri, che fa una disamina delle cose fatte nell'ultima settimana trascorsa, ma che potrebbe anche essere una sintesi dei primi due anni di Sua amministrazione. Lei inizia con l'ispirarsi al grande allenatore dell'Inter mondiale Helenio Herrera, l'Inter dei Mazzola, Suarez, Burgnich e Facchetti, per affermare che "le cose difficili esigono tempo, ma quelle impossibili ne esigono di più. Io aggiungerei che nella nostra città, anche le cose facili diventano difficili e, per realizzarle, ci vuole più tempo del dovuto. Sono assolutamente consapevole che amministrare una città come la nostra, è oltremodo difficile. Forse più difficile di altri contesti. Pertanto questa mia, terrà conto di tutto ciò”. Lo afferma Giuseppe Silipo, Coordinatore Cittadino Associazione CalabriaOltre.
“Lei è stato votato dalla maggioranza dei cittadini catanzaresi che Le hanno tributato un consenso di molto superiore ai partiti che la sostenevano. E già questo è un primo aspetto da attenzionare. La città ha riposto in Lei e nella sua persona una incondizionata fiducia. Ha fatto campagna elettorale, invocando quel "cambiamento" che la città aspetta da decenni. Anche il movimento che più l'ha sostenuta "Cambiavento" sottintendeva l'idea di far cambiare le cose nella nostra città.
Molte delle cose che Lei afferma nel Suo post, posso dirLe di condividerle. Ma non tutte. Quando si fa una campagna elettorale e si promette di "cambiare" lo si fa nella consapevolezza di ereditare una situazione non certo ottimale. I problemi atavici di Catanzaro li conosciamo tutti, depurazione, acqua, strade dissestate, dissesto idrogeologico. Sono solo alcune delle criticità che andavano aggredite. Cosa è stato fatto? Sicuramente è stata aggredita la questione del depuratore, sono stati effettuati interventi importanti, ma il risultato è sempre lo stesso. Puzza c'era e puzza c'è. Non me ne voglia se La contraddico visto che Lei afferma che da due anni non si sente più cattivo odore. Al massimo possiamo dire che è diminuito, ma non scomparso.
L'acqua manca un giorno si e l'altro pure in molte zone della città. Colpa di una rete idrica vetusta ok. Ma alla gente serve che l'acqua arrivi ogni santo giorno. Certamente, nessuno Le toglie il merito di essere intervenuto sugli allacci abusivi e sullo scriteriato abuso di acqua potabile da parte di alcuni concittadini. Ma il risultato non è cambiato.
Le strade sono sono quelle che sono. Una groviera.
Il quartiere marinaro al quale Lei, oggettivamente, ha riservato particolare attenzione, ha sempre gli stessi problemi. E di turisti "VERI" nemmeno l'ombra.
Bisogna darLe merito di una ripresa dell'attività culturale nella nostra città. Sono state molte le iniziative con un taglio culturale molto alto, apprezzatissime dai catanzaresi. Da Margherita e la rassegna dei Fumetti sono solo gli ultimi esempi in questo campo.
E visto che Lei conclude il Suo post aspettandosi una domanda sul centro storico non posso non fargliela: cosa ha fatto per la parte antica della città? Forse anche Lei è consapevole di aver fatto molto poco o forse nulla rispetto a quanto promesso. Vede, caro Sindaco, sono nato a Montecorvino e ho passato gli anni più belli e spensierati della mia vita in quel catino chiamato Corso Mazzini, quando pullulava di negozi, di gente e sprizzava cultura. Può solo immaginare quanto doloroso sia per me, ma penso anche per Lei, vederlo ridotto nelle attuali condizioni. Ci rimanda alla festa di San Vitaliano. Ma non è con le estemporanee iniziative che si risolvono i problemi del centro storico. La ricorrenza del Santo Patrono, servirà a ripopolarlo per una sera, come succede con la Notte Piccante o con altre lodevoli iniziative. Ma la vera sfida è renderlo attrattivo e ripopolarlo ogni santo giorno.
Ha ragione, caro Sindaco, quando si ispira ad Helenio Herrera. A Catanzaro tutto è più difficile. E anche le dinamiche politiche (che non ho dimenticato) non l'aiutano certamente. E poi. Lei non ha a disposizione i Mazzola, i Suarez i Burgnich e i Facchetti nella Sua squadra.
Resta immutata la stima per la Sua persona, per il suo perbenismo, ma quella per l'amministratore si è parecchio ridimensionata. Le resta ancora un po' di tempo per riconquistarla. Certo non è importante la mia stima, quanto il futuro della nostra città”.
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