Catanzaro. La magistratura onoraria continua a soffrire: sempre più lavoro e stabilizzazione lontana (I NUMERI)

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images Catanzaro. La magistratura onoraria continua a soffrire: sempre più lavoro e stabilizzazione lontana (I NUMERI)

  24 giugno 2021 15:43

Non c’è ancora una soluzione o una via d’uscita per i magistrati onorari di Catanzaro. Non bastano le proteste dei mesi scorsi ad alleviare la morsa della precarietà che affligge giudici e procuratori che prestano il servizio nei Tribunali e nelle Procure, assolvendo molto spesso a funzioni di primaria importanza soprattutto nei processi davanti al Tribunale Monocratico e nei collegi decisori.

Sulla magistratura onoraria ci sono tabù e miti da sfare. Ci sono funzionari o dirigenti di altre amministrazioni statali o di enti locali che godono di un notevole stipendio, che hanno un sistema di assistenza e di previdenza, che hanno diritto alle indennità per malattia, infortunio, ecc.  Ci sono insegnanti, titolari di una cattedra e, dunque, con un lavoro a tempo indeterminato e con tutte le tutele riconosciute ad ogni lavoratore. A causa del rapporto di servizio che hanno con altre amministrazioni pubbliche, non possono assentarsi dal loro lavoro per più di un certo numero di giorni al mese o all’anno e, dunque, svolgono la funzione di magistrato onorario necessariamente in maniera saltuaria, occasionale  perché non possono recare pregiudizio alla amministrazione presso cui hanno il rapporto stabile.

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La funzione di magistrato, però, per sua natura ed in ragione della mole di lavoro che comporta, non può essere svolta in modo occasionale.

Nella magistratura onoraria vi sono, infine, quelli che svolgono la funzione in maniera esclusiva: sono questi magistrati quelli che scrivono le centinaia di sentenze ogni anno, i centinaia di provvedimenti di gratuito patrocinio, le centinaia di provvedimenti in qualità di giudici della fase di esecuzione.

I numeri:

I viceprocuratori presso la  Procura  sono 22 e circa 15 svolgono la funzione in modo esclusivo. 

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Seconda sezione civile: i giudici  sono 5 e solo uno svolge la funzione in modo esclusivo.

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Prima sezione civile: i giudici sono 4 e 3 svolgono la funzione in modo esclusivo.

SEZIONE LAVORO: i giudici sono 3 e nessuno dei 3 svolge la funzione in modo esclusivo.

SEZIONE ESECUZIONE mobiliare: i giudici sono 2 ed entrambi  svolgono la funzione in modo esclusivo.

SEZIONE PENALE: i giudici sono 7 e 4 svolgono la funzione in modo esclusivo.

Sono questi i magistrati che producono i famosi numeri che consentono alla magistratura intera di vantare la consistenza delle loro statistiche.

Questi magistrati, ossia gli unici che svolgono la funzione in maniera esclusiva, costante ed effettiva,  sono quelli che vivono una condizione di disagio ancora più grave.

Essi non godono di una retribuzione adeguata alla grande mole di lavoro che svolgono e lavorano, dunque, in una condizione di vergognoso sfruttamento: a fronte di centinaia di sentenze percepiscono solo una indennità (di euro 70,00 nette) per ogni udienza celebrata.

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