“Sì, povera Catanzaro. Perché anche viale Isonzo è Catanzaro, e perché l’illusione degli Abramo boys di nascondere la polvere sotto il tappeto e di confinare in un ghetto invisibile il degrado, l’illegalità e il disagio, è definitivamente seppellita. Ma nemmeno il servizio di Vittorio Brumotti, l’inviato di Striscia La Notizia, e lo sconcerto generale che ne è seguito, sembra capace di svegliare chi ci governa".
Dura la nota dei consiglieri di minoranza Gianmichele Bosco, Fabio Celia, Sergio Costanzo, Nicola Fiorita, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo, Cristina Rotundo che spiegano "Il sindaco Sergio Abramo, in carica da quasi venti anni, si è girato dall’altra parte. Ci saremmo aspettati che esprimesse solidarietà a Brumotti, palesemente minacciato di morte a viale Isonzo, definita il supermarket della droga. Neanche una parola, un commento. Quelle immagini di degrado e sporcizia, di abbandono, di arretratezza, nemmeno lo sfiorano. Spazzatura dappertutto, un cimitero delle automobili, siringhe abbandonate. Una vergogna nazionale. Abramo non ha chiamato Brumotti per spiegargli che non tutta Catanzaro è così, Abramo non è andato in televisione a raccontare il suo piano per risolvere la situazione, Abramo non è andato a viale Isonzo per far sentire la presenza delle istituzioni, Abramo è rimasto in silenzio, ma capiamo il suo imbarazzo. Avrebbe dovuto ammettere che in venti anni su viale Isonzo ha detto solo bugie colossali, promettendo mari e monti, senza poi nemmeno muovere un dito".
"Questo sindaco dovrebbe chiedere scusa alla città e poteva farlo solo con un gesto simbolico, la solidarietà all’inviato di Striscia La Notizia, prendendo posizione netta contro la criminalità. Questo sindaco dovrebbe smettere di dare le colpe agli altri, dovrebbe smettere di pensare al suo futuro personale e dovrebbe affrontare la situazione per quello che è: un’emergenza assoluta, che non si risolve con il taglio di un nastro ma con anni di bonifica del territorio, di investimenti sociali, di presenza costante, di supporto concreto a chi si impegna per rimuovere le cause e le conseguenze di questa situazione. E si cominci, subito, a cambiare registro. Si convochi un Consiglio comunale aperto sulla questione viale Isonzo e lo si tenga in periferia, insieme a quei cittadini che più soffrono dell’abbandono dello Stato. Ma ci vorrebbe un altro sindaco. La Catanzaro dei sogni di Abramo non esiste. Altro che sostenibilità ambientale. Un depuratore che puzza e insozza l’acqua del mare, l’acqua inquinata che esce dai rubinetti, un trasporto pubblico inesistente. Si faccia un bell’esame di coscienza Abramo e mediti sull’inutilità dei suoi venti anni al potere. E se certamente non poteva essere un servizio di Striscia La Notizia a restituire la complessità di una situazione che è cresciuta per anni nel silenzio e nella sottovalutazione dei più, noi Brumotti lo ringraziamo, perché siamo convinti che mettere la polvere sotto il tappeto, come fanno Abramo e i suoi assessori, non serva proprio a nulla”.
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