Oggetti di ceramica, gioielli disegni. Sono tanti e tutti belli i lavori realizzati dagli studenti dell’indirizzo Liceo Artistico sezioni Oreficeria e Ceramiche, detenuti nella casa circondariale Ugo Caridi di Siano sotto la guida attenta di un corpo docente sensibile e preparato che è stato sempre vicino ad una utenza ancor più bisognosa rispetto agli altri studenti, magistralmente guidato dalla coordinatrice Gisella Gigliotti.
Oltre ad una platea di insegnanti e cittadini, all’evento conclusivo hanno partecipato Rita Elia, dirigente scolastico IIS V. Emanuele II Catanzaro; Angela Paravati, dirigente Casa Circondariale Ugo Caridi di Catanzaro e Giuseppa Irrera, dirigente provveditorato Amministrazione penitenziaria per la Calabria.
Nel suo intervento introduttivo Rita Elia, nel porgere i saluti istituzionali, ha presentato il corso e ha sottolineato l’importanza dell’istruzione negli Istituti di pena. Si è complimentata con il corpo docente che ha saputo motivare gli studenti che, dal canto loro, hanno dimostrato una passione e una perizia non comuni.
I lavori esposti in grande quantità nella sala convegni dell’Istituto Tecnico Agrario, infatti erano tutti di pregevole fattura, che dimostra un eccellente livello di apprendimento, frutto di un lavoro paziente, competente e appassionato di un corpo docente che ha saputo infondere saperi, conoscenze e competenze. Gli studenti hanno declinato i loro lavori utilizzando con disinvoltura le tecniche della trasformazione materica, della smaltatura e cottura della ceramica, dei graffiti, dei disegni a carboncino e china e le tecniche di modellazione di metalli per la realizzazione di preziosi gioielli.
Il filo conduttore di tutti i lavori è stata la mitologia greca di cui la Calabria è stata protagonista a partire dall’8 secolo a.C., epoca in cui sbarcarono sulle nostre coste i primi coloni greci che fondarono la Magna Grecia, la cui cultura ha avuto e ha ancora grande influenza nella nostra vita. Il lavoro didattico, dunque non è stato limitato alla laboratorialità ma ha coinvolto diverse discipline, tra cui storia e storia dell’arte.
Angela Paravati ha rimarcato il fatto che nell’Istituto penitenziario, i detenuti perdono solo il diritto alla libertà ma tutti gli altri diritti sono costituzionalmente garantiti, come il diritto alla salute ed il diritto allo studio. E in un anno pur segnato da eventi luttuosi, la struttura penitenziaria ha fatto ogni sforzo per garantire agli studenti di poter coronare il sogno di poter seguire i corsi che al di là del significato didattico hanno il sapore di una speranza, quella che un giorno gli consentirà di potersi reinserire nella società. Nell’Ugo Caridi non si è mai persa di vista la funzione rieducativa che la casa circondariale pratica da sempre anche garantendo a tutti il diritto allo studio.
Giuseppa Irrera nel complimentarsi con docenti e studenti per gli ottimi lavori eseguiti ha stigmatizzato l’ottima sinergia tra la scuola e il Caridi, grazie alla collaborazione dei rispettivi dirigenti che hanno sempre anteposto il bene e gli interessi degli studenti e si augurata che questo lavoro intrapreso possa continuare proficuamente.
I lavori esposti, frutto di ingegno ma anche di evidente impegno hanno destato meraviglia e ammirazione nei visitatori della mostra appositamente allestita, anche in relazione alle condizioni in cui sono stati realizzati e queste sensazioni hanno costituito motivo di orgoglio e gratificazione per i veri protagonisti che, non bisogna dimenticarlo, sono proprio quegli studenti che hanno dato vita a questo evento dal titolo significativo “Liberi di Creare”.
La casa circondariale Ugo Caridi, ospita anche i corsi di agraria in media e alta sicurezza che fanno capo all’Istituto tecnico agrario che ne gestisce, attraverso i propri docenti, la didattica, in collaborazione con l’area educativa dell’Istituto di pena.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736