Era il 2018 quando la società Power Green srls veniva attinta dal provvedimento interdittivo emesso dalla Prefettura di Catanzaro sul presupposto che alcuni componenti della famiglia proprietari dell’azienda boschiva avessero cointeressenze e vincoli con la consorteria criminale locale dalla quale era scaturita l’operazione denominata “Borderland” condotta dagli uffici della Dda della Procura della Repubblica di Catanzaro contro i clan del territorio crotonese e catanzarese della fascia ionica.
A questo punto i legali della famiglia Ardimentoso, gli avvocati Antonello Sacco e Frank Mario Santacroce presentavano ricorso al Tribunale di Catanzaro Misure di Prevenzione ed ottenevano dapprima l’ammissione al controllo giudiziario con riattivazione delle gare ad evidenza pubblica e successivamente la revoca dell’interdittiva antimafia sul presupposto che la procedura doveva intendersi conclusa positivamente anche con l’adozione del modello di organizzazione, gestione d controllo ex L. n. 231/2001 e senza sussistenza di pericolo attuale o condizionamento da parte della criminalità organizzata sulla società.
Ora a completamento della procedura è giunta anche il rilascio del provvedimento antimafia liberatorio con la nuova iscrizione dell’impresa nell'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa oltre all’albo nazionale gestori dei servizi ambientali.
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