di MARCO VALLONE
Sono 170 i diportisti che non sanno se sarà possibile, nell'imminente stagione estiva, mantenere le loro barche all'interno del porto di Catanzaro per via della questione “pontili” che, ormai da settimane, imperversa nelle stanze del Comune come grana da affrontare e possibilmente risolvere. Il mancato rinnovo della concessione demaniale, a causa di alcune difformità emerse da una conferenza dei servizi nei mesi scorsi, per due specchi d'acqua alla Carmar, la ditta privata che aveva in gestione i pontili oggetto del contendere, ha creato non poca agitazione fra i diportisti e questo pomeriggio, difatti, si è tenuto un sit-in di protesta promosso dall'associazione “Amici del Porto” nei pressi dell'area portuale catanzarese.
La Nuova Calabria ha discusso delle ragioni della protesta e delle preoccupazioni dei diportisti con Tonino Russo, presidente dell'associazione “Amici del porto”, promotrice di un'iniziativa a cui nel pomeriggio hanno aderito circa un centinaio di persone. “Le ragioni di questa protesta sono quelle che ormai stiamo ripetendo da tanto tempo – ha affermato Tonino Russo -. Cioè l'associazione 'Amici del Porto' di Catanzaro non è d'accordo col Comune di Catanzaro nell'abbandonare quanto prima i futuri pontili che ci sono oggi in mare. Quindi noi, 170 diportisti, dovremmo adesso togliere queste barche e fra l'altro non sapremmo neanche dove portarle, perché ci sono dei costi per toglierle, ma soprattutto ci sono anche dei costi per dove tenerle. Bisognerebbe pagare magari qualche capannone chiuso, creando anche dei danni alle imbarcazioni stesse. Quindi noi chiediamo che il Comune di Catanzaro, una volta per tutte, trovi una soluzione che possa consentire a noi diportisti, agli operatori commerciali, a tutto l'indotto che oggi interessa la nautica nel porto di Catanzaro, di arrivare per lo meno alla fine dell'anno. Cioè noi la stagione dobbiamo farla perché è un danno troppo grosso non poter affrontare, in un momento così delicato della nostra situazione economica italiana. Ma soprattutto da noi a Catanzaro, perché è una città che sta morendo”.
Ci è andato giù duro, dunque, Tonino Russo. Che poi ha proseguito nel suo sfogo, indicando le richieste da farsi ancora alla giunta comunale da parte dei diportisti: “Noi chiediamo che il Comune, e il sindaco, prenda una posizione a riguardo di questi pontili. Cioè deve trovare una soluzione per rinnovare fino al 31/12/2025. Poi su tutte le altre operazioni che stanno cercando di togliere – ha commentato il presidente dell'associazione “Amici del Porto”-, io onestamente ho poca fiducia. Questo non perché non sono in grado di farlo, ma perché fare determinati tipi di lavori all'interno di un porto, come montare dei pontili e ordinarli, oggi non è facile. Per cui se loro hanno veramente questa intenzione di concedere questo terzo specchio d'acqua alla Catanzaro Servizi per noi ben venga perché se nel porto di Catanzaro, oltre a 170 diportisti, ce ne saranno 350 noi saremo felicissimi”. Qui Tonino Russo si riferisce all'affidamento della gestione di un terzo specchio d'acqua che il Comune, nelle ultime ore, pare che sarebbe in dirittura di concedere alla sua azienda partecipata, la Catanzaro Servizi. L'operazione dovrebbe consentire di poter ospitare in questo specchio d'acqua una novantina di posti barca. “Il nostro problema, però, purtroppo è che questo non avverrà in tempi brevi”.
“Quindi noi le barche non dobbiamo toglierle perché dobbiamo fare la stagione – ha sottolineato Tonino Russo -. Loro nel frattempo preparano questo famoso terzo specchio d'acqua e, soprattutto, hanno fatto un bando l'anno scorso per un saliscendi: un bando che doveva partire a dicembre ma siamo alla fine di maggio e ancora non è partito. Ci auguriamo che parta il prima possibile perché anche lì significa dare la possibilità, almeno ad un centinaio di diportisti, di poter portare la propria imbarcazione. Non chiediamo nulla di particolare: chiediamo solo che il Comune, nella persona del sindaco, dell'assessore al ramo, con l'azienda che oggi è la proprietaria dei pontili, la Carmar, trovino la soluzione che sia naturalmente lecita per darci la possibilità di affrontare questa stagione. Poi si faranno gli altri discorsi, ma sempre dopo. Adesso togliere le barche onestamente sarebbe una vergogna e la gente è stanca onestamente. Perché tutte queste promesse per cui i pontili sarebbero stati rinnovati ma poi non è successo...”.
Ma come mai non c'è stato questo rinnovo della concessione? “Ci sono delle problematiche, nessuno lo mette in dubbio – ha precisato il presidente dell'associazione “Amici del Porto”-. Però, voglio dire, di queste problematiche non vogliamo farcene carico noi. Queste problematiche, a monte, quando sono nate dovevano essere affrontate sia dall'azienda privata ma soprattutto dal Comune, che doveva capire l'importanza di questa situazione. Il Comune doveva trovare subito la soluzione per evitare di arrivare a questo punto. Dopodomani è 1 Giugno, e la stagione comincia dal primo Giugno fino al 31 Agosto: noi siamo convinti che, se toglieremo le barche da questi pontili, neanche prima dell'inverno riusciremo a mettere le barche. Quindi a questo punto, onestamente, che trovassero una soluzione! Noi vogliamo solo lavorare: non lo facciamo per un discorso politico, di posizione, a noi interessa che i pontili rimangano in acqua perché sono l'unica soluzione oggi che ci possono dare questa continuità. Se poi hanno la bacchetta magica – ha provocatoriamente affermato Tonino Russo -, e riescono in un mese a montare i pontili nuovi, chapeau e chiedo scusa all'amministrazione. Chiedo scusa al sindaco. Però secondo me questa cosa non è possibile”.
Nei mesi scorsi alcuni esponenti della giunta comunale hanno affermato come vi sia l'intenzione nel lungo termine, attraverso i finanziamenti che riguardano il porto di Catanzaro, di fare attraccare anche grandi navi, navi da crociera, nell'area portuale. Tonino Russo pensa che sia una cosa possibile, magari successivamente alla risoluzione dell'attuale questione dei pontili? “Quando è stato presentato il progetto io sono stato alla Camera di Commercio – ha rilevato Russo -. Onestamente un progetto può essere condivisibile o meno. Il Comune oggi ha intrapreso un'altra strada: io posso essere anche d'accordo o meno, però oggi dire che noi un domani potremo fare attraccare delle barche fuori, onestamente, mi sembra una cosa... Se non siamo in grado di gestire dei pontili, come faremo a fare un porto che possa accogliere? Tra l'altro, voglio dire, neanche le condizioni del nostro mare permetterebbero di fare una banchina galleggiante che possa fare arrivare queste barche. Apro una parentesi: io faccio i complimenti, per esempio, alla città di Crotone che comunque è una città marinara da una vita. Loro sono riusciti ad arrivare ad avere una volta al mese un MSC Crociere, una nave che una volta al mese si ferma nel porto di Crotone facendo scendere circa 4000 turisti che vanno a prendere un caffè, vanno a mangiare, vanno a fare le visite. Quindi stanno portando ricchezza al territorio. Perché Catanzaro non lo deve fare, città capoluogo di regione? Perché, dopo 65 anni, noi abbiamo in questo momento disponibili i vecchi 20 milioni di euro, più 12 milioni di euro che sono stati dati ulteriormente dalla Regione... Con 32 milioni di euro secondo me si potrebbero fare non un porto, ma due porti. Però questa è una mia idea, il Comune ha deciso di fare un'altra strada. Va bene. Però che la facesse subito perché – è l'avvertimento del presidente dell'associazione “Amici del Porto” - più tempo passa e più le cose si complicano. Perché una volta con 20 milioni di euro si poteva fare un porto. A distanza di 15 anni ce ne vogliono forse 40. Se aspettiamo altri 10 anni poi ce ne vorranno 60. E dove arriviamo? Io mi auguro che, con la buona volontà, si riesca a ragionare e a lavorare per la città. Poi, ripeto, io non guardo nessuna posizione politica perché io, da imprenditore, penso che quando stiamo bene tutti, tutta la comunità, vuol dire che un'amministrazione lavora bene”.
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