Nell’alveo della riscoperta della figura di Cassiodoro vissuto tra V e VI secolo, illustre politico, letterato, storico e religioso e dei luoghi cassiodorei, dopo aver realizzato il progetto della traduzione dal francese del libro “La vie de Cassiodore, chancelier et premier ministre de Theodoric le Grand & de plusieurs autresrois d’Italie” scritto dal teologo e storico francese, Denis de Sainte-Marthe, pubblicato a Parigi nel 1694, dedicato a Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore e rimasto inedito in lingua italiana per oltre tre secoli, mercoledì 17 luglio, alle ore 18:00, la Sezione di Catanzaro di Italia Nostra ha organizzato una visita alla storica ‘Fons Arethusa’, posta ai piedi del Mons Moscius (attuale Coscia di Stalettì - CZ).
Per l’occasione saranno presenti il Prof. Gabriele Castiglia docente di Topografia dell' Orbis Christianus Antiquus presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e del Prof. Domenico Benoci, docente di Archeologia Cristiana presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, entrambi direttori degli scavi sui luoghi cassiodorei per conto del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.
La Fonte Aretusa, la troviamo descritta da Cassiodoro nel 527, in “Cassiodori Senatoris Variae”, e successivamente nelle citazioni di molti autori che, nel corso dei secoli, hanno scritto di storia, cultura e archeologia della Calabria.
Situata sulla Via Grande, La Fons Arethusa ha una facciata monumentale sormontata da un architrave ed è dotata di un bacino di raccolta delle acque che ancora sgorgano da una sorgente naturale; essa rappresentava la sosta sulla Via Grande, antica strada della quale rimangono tracce in alcuni antichi basolati, che, in epoca romana, collegava Scolacium a Stalettì.
Già in passato, la sezione guidata da Elena Bova si interessò al sito archeologico segnalando la Fons Arethusa nella “Lista Rossa” dei beni culturali in pericolo per la nota azione nazionale di tutela e salvaguardia di ITALIA NOSTRA.
Italia Nostra, Sezione di Catanzaro, raccogliendo gli insegnamenti della Professoressa Emilia Zinzi, che nel 1997 scrisse sulla Fonte Aretusa in un testo di “Analisi storico-territoriale e pianificazione” ha in progetto di chiedere, ai competenti organi del Ministero della cultura, l’apposizione del vincolo storico-culturale su questo importante luogo cassiodoreo, e di favorirne la salvaguardia e la valorizzazione.
L’appuntamento è per mercoledì 17 luglio 2024 alle ore 17:45, con abbigliamento comodo, vicino alla torrefazione Guglielmo alla riscoperta della FonsArethusa.
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