La storia recente del Catanzaro è piena di beffe incredibili. Al netto di quanto accaduto pochi giorni fa, nel finale di stagione, sono almeno 4 anni che i calabresi tentano invano la promozione in Serie B, fallendo puntualmente a poche partite dal traguardo. Nel 2019 i giallorossi arrivarono terzi nel girone C e furono eliminati al secondo turno dei playoff, esattamente come l’anno successivo, quando il piazzamento in campionato parlava di un settimo posto. Sia nel 2021 sia nel 2022 il Catanzaro ha chiuso invece al secondo posto, ma ha perso prima al secondo turno e poi in semifinale ai playoff. La delusione della piazza è notevole. Sembra quasi che il destino si stia accanendo contro questo club.
E dire che nel corso della sua storia la società ha conosciuto anche 2 rifondazioni, nel 2006 e nel 2011. In 95 anni di vita sono 7 le apparizioni in Serie A, di cui 5 di fila, con un settimo posto che nel 1982 è valso il miglior piazzamento di sempre. Ricordi che sembrano molto lontani nel tempo al giorno d’oggi, nonostante le buone prestazioni nel corso della stagione regolare. Nelle 36 partite dell’ultimo campionato, infatti, il Catanzaro ha ottenuto 19 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte, conservando la miglior difesa del suo girone insieme al Bari primo in classifica e all’Avellino, con 26 reti al passivo.
I playoff per la promozione hanno visto le Aquile scendere in campo a partire dai quarti di finale, di fronte al Monopoli che aveva concluso il campionato al quinto posto. All’andata, fuori casa, i giallorossi si erano imposti per 1-2 con la doppietta di Iemmello, forse l’elemento più promettente della rosa, mentre al ritorno il risultato è stato di 1-0 con firma di Biasci. Una volta giunti in semifinale, era palese che l’aria si sarebbe fatta più calda davanti a un avversario come il Padova, secondo nel girone A. In genere i palinsesti con le quote sui match di calcio non premiavano il Catanzaro. Eppure, i tifosi erano pronti a sognare.
Risultato di 0-0 all’andata nella partita disputata al Ceravolo, 2-1 all’Euganeo, dove i calabresi si erano portati anche in vantaggio con Sounas, per poi essere riacciuffati al 77’ e sorpassati a sorpresa al 96’. In 5 partite dirette dall’arbitro Rutella il Catanzaro ha registrato ben 4 sconfitte e parecchi episodi arbitrali degni di nota, ma ormai è troppo tardi per addossare le colpe al fischietto di Enna. Adesso è tempo di pensare al futuro e i ragazzi di mister Vivarini hanno innanzitutto bisogno di conferme per la prossima stagione.
La rosa del Catanzaro non è forse delle più ricche della Serie C e bisogna tenersi stretti i giocatori di maggiore prospettiva. Biasci era giunto in prestito proprio dal Padova, mentre Iemmello proveniva dal Frosinone e Vandeputte è di proprietà del Vicenza. La filosofia societaria è indirizzata sulla continuità: nelle prossime settimane il club si attiverà quindi per risolvere le situazioni dei giocatori in bilico, garantendo la permanenza anche al tecnico Vivarini. La famiglia Noto crede ancora in questo Catanzaro e di conseguenza vuole mantenere al suo posto anche il direttore generale Diego Foresti (contratto in scadenza nel 2023). Il direttore sportivo Alfio Pelliccioni, invece, è ai saluti.
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