Catanzaro, la Ubik ospita 'Uccidere un fascista': per Riccio "Occasione per riflettere senza ipocrisie sulla violenza politica”

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  01 giugno 2025 09:29

 Il consigliere comunale di Catanzaro Eugenio Riccio annuncia che martedì 3 giugno 2025, alle ore 18.00, presso la Libreria Ubik nel quartiere Lido di Catanzaro, si terrà la presentazione del libro “Uccidere un fascista. Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio” (Mondadori), ultimo lavoro dello scrittore Giuseppe Culicchia.

L'iniziativa si inserisce nel quadro delle manifestazioni promosse a Catanzaro in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, ucciso il 29 aprile 1975 a Milano da un commando di militanti di Avanguardia Operaia. "Sergio aveva solo 18 anni - dice Eugenio Riccio - ed era finito nel mirino degli estremisti di sinistra per aver scritto un tema in cui criticava le Brigate Rosse, all’interno del quale evidenziava la mancata condanna unanime da parte della politica e della stampa ai primi omicidi terroristici. Una riflessione espressa in ambito scolastico che, purtroppo, gli costò la vita."

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All’incontro, che vedrà Riccio in veste di moderatore, prenderanno parte l’Assessore alle Politiche Sociali e Istruzione del Comune di Catanzaro Nunzio Belcaro, che curerà l’introduzione, Aristide Anfosso, già assessore al Comune di Catanzaro e testimone diretto della politica movimentista degli anni ’70, e Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno. Naturalmente sarà presente l’autore Giuseppe Culicchia.

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"Tengo a ringraziare pubblicamente l’Assessore Nunzio Belcaro – dice Eugenio Riccio – che, oltre a ricoprire un ruolo importante in un’amministrazione comunale di centrosinistra, è anche il gestore della Libreria Ubik. Ha dimostrato in questa occasione una grande onestà intellettuale e un alto senso istituzionale, qualità che lo distinguono da molti esponenti del mondo del ‘politicamente corretto’ in versione radical chic".

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Riccio ha inoltre aggiunto: "Invito la 'comunità militante delle idee' a essere presente a questo appuntamento culturale di grande valore. Discutere un libro come “Uccidere un fascista”, che oggi è ai primi posti delle classifiche italiane, è un’occasione per riflettere senza ipocrisie su una ferita aperta della nostra storia recente. Parlare di Sergio Ramelli significa parlare anche di libertà di pensiero, di violenza politica e di verità negate".

E ha concluso: "Per chi, come me, ha iniziato a militare a soli 15 anni nel Fronte della Gioventù, la figura di Sergio Ramelli ha sempre rappresentato un esempio e un riferimento morale. È stato, ed è tuttora, un’icona per tutte le generazioni che si sono succedute nella Destra istituzionale negli ultimi cinquant’anni. La sua storia è entrata nel cuore di molti, e io l’ho portata nel mio sin dagli inizi del mio impegno politico". 

Il libro ricostruisce la drammatica vicenda di Sergio Ramelli, aggredito a colpi di chiave inglese il 13 marzo 1975 e morto dopo oltre un mese di agonia. La sua figura, ancora oggi divisiva, è raccontata da Culicchia con un lavoro rigoroso, capace di andare oltre gli stereotipi per ricostruire il clima ideologico e violento degli anni di piombo. Con questo volume, l’autore chiude la trilogia dedicata a quegli anni, iniziata con i libri su Walter Alasia.

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