Catanzaro. La vergogna di Villa Margherita? Sono tutti quei catanzaresi che non vogliono bene alla città

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images Catanzaro. La vergogna di Villa Margherita? Sono tutti quei catanzaresi che non vogliono bene alla città

  01 giugno 2021 16:41

di TERESA ALOI

C'è un dato di fatto. Incontrovertibile. E poco importa se qualcuno si sentirà offeso: il catanzarese non vuole bene alla città. Anzi tutt'altro. Il suo sport preferito è criticare. Sempre e comunque. Che sia il vicino di casa, il conoscente, l'amministratore. Sempre pronto a dire una parola  di troppo. E magari infischiandosene delle regole del buon vivere comune e del senso civico.

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Stamattina, come capita da un po' di tempo, eravamo a Villa Margherita. Nella parte bassa, per la precisione. In quel campetto che guarda al mare,  "eletto"  area dove far sgambettare i cani. Nulla di sbagliato certo, se non fosse per quei pezzi di plastica - per lo più bottiglie -  o di legno - resti di sedie rotte - abbandonati ovunque, che pochi minuti prima gli amici a quattro zampe riportavano al padrone di turno scodinzolando allegramente. Un "gioco"  certo, se non fosse che poi tutto resta lì. Insieme, ovviamente alle deiezioni che qualcuno "dimentica" di raccogliere. Un vero e proprio schifo che irrita e non poco. Ma non sono solo i cani: c'è anche chi beve e lascia la bottiglina sui gradoni incurante del cestino porta rifiuti  che ha sotto il naso. O chi sostituisce la mascherina lasciandola tra l'erba e i fiori. 

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La Villa viene pulita ogni mattina. E le foto lo certificano. Avanti e indietro, con scopa e paletta, per i vialetti. 

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Erba tagliata, aiuole pulite. Certo qualche tratto di staccionata  meriterebbe maggiore attenzione. E quel tombino da anni scoperchiato. Ma la Villa è pulita e gli operatori sono lì ogni mattina. Dispiaciuti, per non usare un altro termine, perché  subito dopo il loro passaggio tutto torna come prima. E allora forse ci meritiamo quello che abbiamo. Ma non ci lamentiamo, per carità.  

 

 

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