Catanzaro, l'accordo bonario da 900 mila per i lavori dello stadio e i timori del sindaco Fiorita

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Stadio Nicola Ceravolo
  08 agosto 2022 17:35

di GABRIELE RUBINO

Non c'è solo l'ordinario. Nell'agenda imposta dalle contingenze al Comune di Catanzaro spuntano grosse spine 'eccezionali'. Grosse perché con effetti economici potenzialmente dirompenti, come i circa 900 mila euro derivanti dall'accordo bonario con le ditte che avevano eseguito i lavori di ristrutturazione dello stadio 'Nicola Ceravolo', da finanziamento Cipe da 5 milioni. Questo è uno dei dossier più caldi ereditati da Nicola Fiorita e che preoccupano non poco il primo cittadino. 

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Fra gli ultimi atti dell'Amministrazione uscente, proprio a pochi giorni dal primo turno, la Giunta Abramo adottò una delibera (forse, più una denuncia) che scosse Palazzo De Nobili annullando l'atto dello stesso esecutivo comunale con cui un anno prima, al contrario, si ratificava l'accordo bonario. Il provvedimento di metà giugno di quest'anno addirittura contestava la mancanza della copertura finanziaria (LEGGI QUI PER I DETTAGLI). L'annullamento della delibera però non significa la cancellazione dell'accordo bonario, che rimane vincolante. Tutt'altro. I privati possono contare su un decreto ingiuntivo per recuperare le ingenti somme. E' di tutta evidenza come il pagamento di un tale importo, come sottolineato nella stessa delibera, sia in grado di "incidere sugli equilibri di bilancio dell’Ente".

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Dunque, pare piuttosto scontato che il Comune sia intenzionato a opporsi. Anche quando, come probabile, sarà azionato il pignoramento. Da quel momento potrebbe partire una nuova battaglia legale sui 900 mila euro, o quantomeno tesa ad abbassare la cifra. A questo importo la commissione tecnica è arrivata dopo aver analizzato le 22 riserve apposte dalle ditte, inizialmente stimante in circa 2,6 milioni di euro. Un'idea, filtrata dal Comune, potrebbe quella (instaurato il procedimento) di contestare ulteriormente le riserve. Si tratta, per il momento di ipotesi. Quello che è certo è che l'inerzia sembra tutt'altro che favorevole a Palazzo De Nobili e che le armi per difendersi non assicurino il ribaltamento della situazione. Il sindaco Fiorita sta monitorando la questione non nascondendo un filo di preoccupazione. 

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