Catanzaro, l'accusa di un medico: "La centrale operativa del 118 deve smetterla di trattarci come tappabuchi"

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  11 giugno 2025 22:29

Riceviamo e pubblichiamo la nota di un medico di continuità assistenziale di Catanzaro.

"A Catanzaro è in corso da troppo tempo una prassi inaccettabile, pericolosa e indegna: la Centrale Operativa del 118, invece di svolgere pienamente il proprio ruolo, scarica impropriamente sui medici di Continuità Assistenziale (CA) richieste di valutazioni cliniche, consigli e indicazioni terapeutiche, che non spettano loro.

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Nonostante nella centrale del 118 sia regolarmente presente un medico di guardia – pagato per rispondere alle esigenze telefoniche dei cittadini – questi si rifiuta sistematicamente di intervenire, delegando tutto ai medici di CA, già sovraccarichi di visite, urgenze, turni infiniti e gestione diretta dell’utenza.

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E non è tutto. Accade persino che, durante le ore notturne, la centrale preferisca non svegliare il proprio medico e quindi chiami il medico di Continuità Assistenziale per fargli rispondere al posto suo. Un comportamento codardo, scorretto e offensivo, che trasforma il 118 in un servizio a “mezza potenza”, dove i professionisti in turno si permettono di dormire, scaricando la responsabilità su altri colleghi già al limite.

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Ancora più grave è l’atteggiamento doppiogiochista: se un medico di CA, legittimamente, si rifiuta di prendere in carico un paziente fuori zona o non valutabile telefonicamente, la centrale dice al paziente di richiamare direttamente il medico di Continuità Assistenziale, fingendo di non poter intervenire. Una bugia, una manipolazione, una scorciatoia miserabile.

Tutto ciò non è solo indecente, ma anche fuori dalle regole. È stata infatti ufficialmente accolta la linea della FIMMG, che ha sempre chiarito che il medico del ruolo unico a rapporto orario non può essere contattato dal 118, bensì esclusivamente dal paziente o tramite il numero 116117. Questo principio è stato messo a verbale dal Comitato Regionale, e qualunque violazione rappresenta un abuso organizzativo e deontologico.

Il 118 deve smetterla di trattare la Continuità Assistenziale come una stampella o un parafulmine.

Chi lavora nella CA non è il tappabuchi del sistema di emergenza, non è l’alternativa telefonica al medico di centrale che dorme, non è il sostituto di un’ambulanza che non parte, né un centralinista a cui rifilare le scelte scomode. È un medico in turno, con responsabilità cliniche serie e carichi già abbondantemente superiori al dovuto.

È ora di dire basta. Questa vergognosa gestione non è degna di un sistema sanitario civile. La Centrale Operativa del 118 deve assumersi le proprie responsabilità, garantire il servizio per cui è pagata e smetterla di scaricare sui colleghi il peso di una disorganizzazione cronica e ingiustificabile.

Chi non è in grado di reggere un turno in centrale, si faccia da parte. Ma non osi mai più scaricare tutto su chi, ogni notte, continua a lavorare con coscienza e dignità".

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