La conferenza stampa di 'congedo' del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo
06 giugno 2022 11:43di GABRIELE RUBINO
Il piglio resta sempre quello pragmatico, anche se per una volta è parso emozionato. A meno di una settimana dal voto a Catanzaro, il sindaco Sergio Abramo si congeda dalla città. Lo ha fatto con una conferenza stampa a Palazzo De Nobili, al Comune "che per 18 anni è stata la mia casa, dove ho lavorato per dodici ore al giorno".
"Abbiamo fatto questa conferenza per lasciare traccia del lavoro che abbiamo fatto. Consegniamo una serie di finanziamenti che potranno essere messi a disposizione della prossima Amministrazione e altri ancora dovranno arrivare. Abbiamo fatto una programmazione a 360 gradi perché c'è anche quella sui quartieri periferici della città, che lasceremo a chi verrà dopo di me", ha detto Abramo rispondendo ai giornalisti: "Gli ultimi cinque sono stati turbolenti, considerando che c'è stato anche la pandemia e abbiamo perso due anni".
A chi gli chiede di qualche rimpianto: "Sono tantissime le cose che avevamo iniziato e che non sono riuscito a chiudere. Due anni di pandemia hanno influito. Avrei voluto chiudere la gara del porto, avrei voluto fare la gara del depuratore. Comunque lasceremo tanta progettazione. Le emergenze continueranno a esserci, non pensate che un sindaco abbia la bacchetta magica. La cosa principale è questa crisi degli Enti locali con i trasferimenti tagliati dal governo con cui non si riesce a garantire l'ordinario. E' più facile trovare un finanziamento da 10 milioni di euro che non 100 mila euro per la manutenzione delle strade". Mentre le cose che hanno funzionato: "Mantenere i conti in ordine non è stata una cosa facile. Questo ci proietta in un futuro sicuramente migliore. Se il governo dovesse intervenire sostenendo gli enti locali, non avendo debiti, è normale che quelle cifre anziché per togliere i debiti potrebbero essere utilizzate per altro. Questo è un grande vantaggio che lasceremo. Il fiore all'occhiello credo sia stato il sistema dei rifiuti. Non era facile organizzarlo, anche se adesso c'è questa società unica regionale che forse ci mette nelle condizioni, parlo dell'area centrale della Calabria, di non essere più la pattumiera della regione. Per l'acqua - ha proseguito- dobbiamo approfittarne, con il PNRR ci sono grandi investimenti che si possono portare avanti. Abbiamo le reti che sono troppo vecchie: oltre i 50 anni non devono andare ma le nostre ne hanno 60. C'è bisogno di un grosso investimento e penso sia il caso di sentire anche Cassa depositi e prestiti".
Sul suo futuro, ha risposto così: "Mi interessa più il futuro di Catanzaro che quello di Sergio Abramo. Se posso dare un consiglio a chi verrà dopo è di fare una buona squadra e di coinvolgere soprattutto la classe dirigente. Anche i cittadini devono partecipare. Molti non vogliono partecipare alla cosa pubblica". All'evento hanno partecipato membri della Giunta e del Consiglio comunale, oltre che ai dirigenti. Sono intervenuti Wanda Ferro, Aldo Costa, Filippo Pietropaolo, Gabriella Celestino e Maurizio D'Ettore, nel mezzo sono stati proiettati due video che hanno ripercorso le principali tappe dell'attività amministrativa di Abramo.
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