di GAETANO MARCO GIAIMO
"La mafia trova terreno fertile attraverso le ingiustizie sociali e Peppino Impastato ha lottato per contrastare questi fenomeni utilizzando le armi più forti che un uomo possa avere: cultura, lavoro e informazione". Queste le parole del Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, durante la cerimonia commemorativa per il 47° anniversario dell'uccisione del celebre giornalista e attivista politico. Nella mattinata di oggi, presso l'opera "A(u)Tutto volume", in prossimità dei giardini di San Leonardo, Bosco, assieme ai Consiglieri Gregorio Buccolieri e Vincenzo Capellupo, ha donato un omaggio floreale alla memoria di Impastato: a deporlo, alcuni studenti dell'Istituto De Nobili di Catanzaro che hanno preso parte all'evento.
Peppino Impastato fu assassinato il 9 maggio del 1978: dopo essersi candidato nella lista di Democrazia Proletaria, in piena campagna elettorale fu rapito e ucciso. "Il suo omicidio coincise con il ritrovamento del corpo Aldo Moro, quindi inizialmente non si parlò molto dell'avvenimento e ci fu anche un tentativo di insabbiare l'inchiesta, dicendo che si trattava di suicidio" ricorda il Presidente Bosco, che ha infine aggiunto "Anche il 31 maggio, durante l'evento Giardini d'Art, avrà luogo un'altra commemorazione in suo onore: è giusto, in un Paese che ha spesso la memoria troppo corta, ricordare chi ha cercato di cambiare il mondo da un piccolo paese come Cinisi, utilizzando ironia tagliente e spronando tutti all'impegno civile". A un anno dalla sua morte si organizzò la prima manifestazione contro la mafia della storia d'Italia, dimostrando come l'impegno sociale e politico possano lasciare tracce indelebili che siano traino ed esempio per gli altri.
Era presente all'iniziativa anche l'autore dell'opera, Simonluca Spadanuda: "Abbiamo terminato i lavori sulla scalinata circa un anno fa: ho collaborato con i ragazzi del Liceo artistico De Nobili e il loro aiuto è stato fondamentale nella realizzazione. L'ispirazione, soprattutto nella scelta cromatica, viene dall'equalizzatore grafico: questa scelta vuole ricordare il lavoro svolto da Impastato con Radio Aut, da qui anche il nome. I mezzi di comunicazione erano importantissimi negli anni '70 e lo sono ancora di più oggi: bisogna fare rumore su certe tematiche. Le scale sono novantasei e quindi c'è anche un richiamo ai famosi cento passi". La creazione artistica è stata fortemente voluta dall'Amministrazione nell'ambito del progetto "Scalin'arte".
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