Catanzaro, l'associazione Amici del Porto diffida il Comune riservandosi l'avvio di una class action

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  19 maggio 2025 12:44

 L’Associazione Amici del Porto, con il presidente Tonino Russo, ha notificato stamattina con l’Avv. Francesco Pitaro, atto di diffida al Comune di Catanzaro con riserva di proporre class action.

Nell’atto si legge che “ l’Associazione Amici del Porto e’ Associazione che ha tre le proprie finalità quella di ottenere il funzionamento del porto di Catanzaro e l’utilizzo dei pontili in favore di pescatori e diportisti;  Che l’Associazione conta N. 170 associati ed è portatrici di interessi collettivi e diffusi e superindividuali; Che finora i pontili del porto di Catanzaro sono stati gestiti dalla società Carmar; Che per l’utilizzo degli stessi i diportisti hanno già pagato, per permettere il posteggio delle barche, il compenso alla Carmar anche con riferimento alla imminente stagione estiva; Che, tuttavia, la Carmar ha chiesto al Comune di Catanzaro il rinnovo della concessione ed il Comune di Catanzaro ha respinto, con provvedimento del 4/3/2025, la richiesta di rinnovo della concessione ordinando la restituzione dell’area demaniale/specchio acqueo; che il Tar Catanzaro ha recentemente respinto la domanda cautelare proposta da Carmar avverso il detto provvedimento comunale negatorio; Che le barche degli associati, che hanno già peraltro pagato il corrispettivo a Carmar, risultano attraccate ai pontili".

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E ancora: "  Che, inoltre, il rigetto della richiesta di rinnovo della concessione de qua e l’ordine di restituzione dell’area demaniale, di fatto, impedisce l’uso del porto e dei pontili per pescatori e diportisti nell’imminenza della stagione estiva; Che tutto ciò determina un grave danno ai diportisti associati e alla città di Catanzaro e alla comunità e al commercio e al turismo; Che occorre, pertanto, che il Comune di Catanzaro, nell’esercizio dei propri poteri e in esecuzione dei propri obblighi verso la città e la comunità, adotti ogni atto e provvedimento e svolga ogni azione diretta a permettere l’uso dei pontili e del porto per l’imminente stagione estiva; che, infatti, la situazione che si è venuta a determinare è grave e gli effetti gravissimi; che con atto del 10/3/2025 l’Associazione Amici del Porto ha scritto al Prefetto di Catanzaro chiedendo di fissare un incontro alla presenza dei rappresentanti del Comune di Catanzaro; che in data 17/3/2025 si è svolto un incontro presso il Comune di Catanzaro tra un delegazione dell’Associazione Amici del porto e il Sindaco del Comune di Catanzaro, Nicola Fiorita, l’Assessore Pasquale Squillace e il Dirigente Ing. Giovanni Laganà"

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"Che nel corso dell’incontro i rappresentanti del Comune di Catanzaro hanno comunicato che si stava lavorando al fine di permettere la gestione degli specchi d’acqua alla partecipata Catanzaro Servizi e direttamente al Comune di Catanzaro; che, ad oggi, a seguito dell’Ordinanza del Tar Catanzaro che ha respinto la domanda cautelare di Carmar proposta avverso il provvedimento comunale negatorio, si deve sgombrare lo specchio di acqua e le barche dei diportisti si trovano abusivamente attraccate; che tutto ciò è davvero illogico se si pensa che i 170 diportisti hanno già provveduto al pagamento del posto/barca per l’intera annualità ed anche, pertanto, per la stagione estiva 2025; che, purtuttavia, attualmente, da un canto il Comune di Catanzaro ha respinto la richiesta di rinnovo della concessione in favore di Carmar e, dall’altro, tuttavia, non si hanno notizie in merito alle soluzioni prospettate dal Comune di Catanzaro con riferimento alla gestione dei pontili direttamente dal Comune di Catanzaro e da Catanzaro Servizi; che tutto ciò è, ictu oculi, enormemente grave se solo si pensa che la stagione estiva è alle porte e che l’inutilizzabilità dei pontili determinerà un grave danno ai diportisti, che hanno già pagato il corrispettivo per l’intera annualità per il posto/barca senza però poter godere del posto/barca, nonché alle attività commerciali e turistiche del Comune di Catanzaro; che il danno deriva, inoltre, per l’immagine e il decoro della città capoluogo di Regione; che il Comune di Catanzaro deve, pertanto, svolgere ogni atto e ogni iniziativa sotto il profilo politico e amministrativo al fine di permettere ai diportisti anche per l’imminente stagione estiva l’utilizzo dei pontili e del porto e l’attracco delle proprie barche avendo, peraltro, già pagato il corrispettivo per il posto/barca al concessionario; che l’impossibilità di godere dei pontili e di poter usufruire del porto sarà imputabile solo ed unicamente alle omissioni e agli inadempimenti e alle inerzie del Comune di Catanzaro e di coloro che avevano il dovere di fare e che non hanno fatto; che, infatti, l’esistenza del porto e la impossibilità di fruirne per fatto ed omissioni imputabili al Comune di Catanzaro determina il sorgere di una responsabilità amministrativa e civilistica a carico dell’omissivo e inerte Comune di Catanzaro che non ha agito con puntualità e determinazione al fine di permettere ai diportisti l’uso del porto e dei pontili”. In conclusione si “INVITA E DIFFIDA Il Comune di Catanzaro, in persona del Sindaco in carica p.t., Nicola Fiorita a voler svolgere ogni atto e iniziativa, sotto il profilo politico e amministrativo, diretti a permettere la fruizione del porto e dei pontili entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento del presente atto RISERVA In caso permanente omissione da parte del Comune di Catanzaro e di impossibilità di fruire del porto e dei pontili di agire in giudizio, anche attraverso azione di classe ex art. 840 bis c.p.c. e segg., nei confronti del Comune di Catanzaro e personalmente nei confronti di tutti coloro che avrebbe dovuto fare e non hanno fatto anche al fine di ottenere il risarcimento degli ingiusti danni determinati dall’impossibilità di fruire del porto e dei pontili e del posto/barca RISERVA Inoltre di chiedere, nell’ambito dell’instaurando giudizio risarcitorio da svolgersi anche ai sensi dell’art. 840 bis c.p.c. e segg., la trasmissione del fascicolo alla Procura Regionale della Corte dei Conti affinchè siano accertate eventuali ipotesi di danno erariale a carico dei soggetti direttamente coinvolti”

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