Risalgono allo scorso 24 febbraio le più recenti dichiarazioni dell’assessore Gallo che si diceva “impegnato a dar corso a tutti gli adempimenti necessari a tradurre in concretezza, anche in Calabria, il principio delineato dalla Corte costituzionale (sentenza n. 21/2021nonchè legge n. 157/1992” dichiarando, altresì, che "faremo tutto quanto in nostro potere per arginare l’emergenza” (LEGGI QUI). Sono di pochi giorni fa le preoccupanti segnalazioni di molti cittadini che, allarmati, ci scrivono e ci inviano foto e video di soggetti isolati e interi gruppi di grossi cinghiali che scorrazzano in pieno centro abitato in zona Mater Domini, Paradiso, Cavita.
LEGGI QUI. Catanzaro. Un cinghiale beccato dalle immagini tra le strade di viale De Filippis
Il cinghiale appartiene alla fauna selvatica tutelata dalle leggi nazionali e per le loro grandi capacità di adattamento, il numero è cresciuto in modo esponenziale. I cinghiali sono animali sociali dalle abitudini crepuscolari e notturne e che vivono in gruppi composti dalle femmine adulte con i propri cuccioli mentre i maschi più anziani conducono una vita solitaria.
Questi animali, introdotti nel nostro habitat sono molto più grandi di quelli autoctoni e, a volte, si incrociano con i maiali per cui viene ampliata la capacità riproduttiva con i risultati che sonno sotto gli occhi di tutti.
Nelle aree a forte presenza umana, i cinghiali, animali dalla dieta onnivora, possono lasciare i boschi per sortite notturne o mattutine nelle periferie urbane o nelle discariche, alla ricerca di cibo.
Per la sua invasività è stato inserito, nella lista delle cento peggiori specie alloctone invasive del mondo stilata dalla Unione internazionale per la conservazione della natura e pubblicata nel documento intitolato 100 of the World's Worst Invasive Alien Species.
Ormai quella dei cinghiali è un’emergenza nazionale e non è più solo una questione di risarcimento dei danni agli agricoltori ma un fatto di sicurezza delle persone perchè, seppure tendenzialmente questi animali non attaccano l’uomo e in caso di incontri casuali preferiscono allontanarsi, diventano molto aggressivi e pericolosi e il rischio di attacchi cresce in maniera esponenziale se, ad esempio, non esistono per l’animale vie di fuga e se, in qualsiasi maniera, si sentono minacciati anche solo da un cane che abbaia o da un aumento del tono di voce delle persone.
I cinghiali si avvicinano ai centri abitati in cerca di cibo e, per questo, sono ancora più pericolosi per la popolazione che vive nella paura di essere aggredita. Esemplari, che a volte raggiungono i due quintali e branchi di cinghiali scorrazzano tranquilli grufolando tra la spazzatura.
I cinghiali hanno, di fatto, invaso i centri abitati creando allarme e paura nella popolazione. I cittadini non hanno alcun arma di difesa e, di contro, gli enti preposti semplicemente ignorano il problema.
E la cronaca, infatti, continua a raccontarci di incontri ravvicinati tra uomini e cinghiali, e di numerosi episodi di attacchi.
Servono interventi concreti e azioni immediate per controllare e contrastare questo pericoloso fenomeno che può avere gravi ripercussioni sia in caso di attacchi diretti alle persone che per gli eventuali incidenti stradali che possono provocare.
Le autorità competenti, dal Governatore della Calabria all’assessore al ramo, al Presidente della Provincia, al Prefetto e al sindaco, per le ricadute di ordine sanitario, dovrebbero attivarsi, ma nessuno ritiene di dover agire.
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